Grazie al software di integrazione eBusiness Workbench, le applicazioni di back-office possono essere trasformate in servizi Web.
Annunciato ormai da oltre un mese, l’ambiente di sviluppo delle applicazioni SilverStream eXtend inizia a prendere forma. Il suo ruolo, infatti, è quello di rendere Web le applicazioni, a iniziare dal porting delle loro funzioni. In buona sostanza, si tratta di collegare le applicazioni aziendali di back-office a Internet e trasformarle in servizi Web, oltre a farle comunicare con il software dei partner, dei clienti e dei fornitori. Per effettuare questo trattamento, SilverStream eXtend utilizza eBusiness Workbench, un software di integrazione e trasformazione delle applicazioni aziendali. La procedura consiste nell’importare all’interno di eBusiness Workbench la funzione di un’applicazione dal server dove essa risiede (un mainframe, un server Nt o altro). Una volta importata grazie a dei menu dedicati (Xml In, Xml Out), eBusiness Workbench converte la funzione in Wsdl (Web Services Description Language) e la incapsula in Xml per trasformarla in servizio Web. Oltre al porting delle funzioni, eBusiness Workbench permette anche di gestire il contenuto: in effetti eXtend può creare nuovi oggetti Enterprise Java Beans e generare, amministrare e pubblicare questi contenuti sotto forma di servizi Web. Per assemblare dinamicamente le diverse funzioni o i contenuti importati da eBusiness Workbench, interviene un motore che precisa quali applicazioni e quali funzioni o contenuti debbano diventare oggetto di una trasformazione. L’implementazione di questo piano viene fatta attraverso un’interfaccia grafica che autorizza il caricamento delle applicazioni e gestisce le interazioni tra ogni componente. Compatibile con Wsdl, Soap e Uddi, SilverStream eXtend può funzionare con tutti gli application server compatibili J2Ee, oltre che con l’application server proprietario di SilverStream, anch’esso compatibile J2Ee.