I dati relativi al primo trimestre dell’anno evidenziano cali generalizzati.
In base ai dati rilasciati da Sirmi, è un brutto primo trimestre quello registrato dall’intero comparto della Digital Technology in Italia.
La società di analisi parla infatti di un calo complessivo del 2,3%, che coinvolge praticamente tutte le sue componenti, eccezion fatta per il segmento della telefonia mobile.
Complessivamente, nei primi tre mesi dell’anno il mercato Ict nel nostro Paese vale 15.855 milioni di euro, in calo, per l’appunto, del 2,3% rispetto ai 16.224 milioni del pari periodo dell’anno precedente.
Di questi, 5.630 milioni sono ad appannaggio della sola It, con un calo del 5,7% rispetto al primo trimestre del 2008. Pesantemente penalizzati, nell’area Ict, i servizi di sviluppo, che in un anno passano da 1.149 a 1.061 milioni di euro, con un regresso del 7,7%.
L’hardware cala del 5,6% a 2.160 milioni di euro, mentre il software registra un calo del 4,5% a 1.029 milioni di euro.
Più contenuto il regresso del comparto Tlc: si parla di un -0,3% a 10.225 milioni di euro.
La telefonia fissa cala dell’1,5% a 4.705 milioni di euro, mentre la telefonia mobile sembra tenere, con il suo limitato ma comunque positivo +0,9% a 5.520 milioni.
Peggio ancora sembra essere andata per la Consumer Electronics: passato il periodo natalizio, il primo trimestre si arena a un calo del 6,8% a 2.062 milioni.
Restringendo l’analisi al solo comparto pc client, si nota come il segmento registri una crescita complessiva del 25,9% a 1.682.000 unità, incremento che scende a un decisamente più esiguo +2,5% a 834,8 milioni in termini di valore.
Queste cifre assumono una consistenza ben diversa se si estrapola dai totali la voce netbook, che da soli valgono 295.000 unità per 78,8 milioni euro. In questo caso, la crescita in termini di unità vendute si ridimensiona a un +5,4%, mentre il raffronto sul fatturato penalizza il primo trimestre, che si chiuderebbe con un -6,7% a 756 milioni di euro.