La collaborazione d’impresa è, evidentemente, la nuova frontiera. Tanto più importante, tanto più la digitalizzazione diventa fenomeno pervasivo, soprattutto se declinato in chiave smart working. Così, se gli annunci di inizio settimana di Dropbox guardano in modo specifico alla team collaboration, quelli di Slack puntano ancora più in alto: alla collaborazione di classe Enterprise.
Si, perché la nuova soluzione Slack Enterprise Grid guarda in modo esplicito alla grandi aziende, alle IBM, alle PayPal, a tutte quelle realtà che non solo hanno al loro attivo centinaia di migliaia di dipendenti e collaboratori, ma devono anche fare i conti con rigide policy e compliance.
Slack guarda al mondo delle grandi corporation
Un vero salto quantico per una realtà nata solo quattro anni fa e che in questi quattro anni è riuscita a dar vita a una piattaforma di collaborazione per il mondo delle imprese, integrandovi anche soluzioni di terze parti, da Salesforce e Skype, così da offrire un unico ambiente integrato.
L’obiettivo, nello sviluppo di Enterprise Grid, è stato quello di aggiungere alla piattaforma nuove funzionalità di sicurezza e di compliance per renderla adatta anche alle imprese di dimensioni più grandi.
Il riferimento a IBM o PayPal non è casuale: sono loro, insieme a Capital One, che nei mesi scorsi hanno fatto da banco di prova.
È chiaro che per Slack, che ha una valutazione di 3,8 miliardi di dollari e conta su un fatturato nell’ordine dei 150 milioni di dollari l’anno e che oggi annovera tra i suoi clienti 38.000 aziende paganti, il lancio di Enterprise Grid può rappresentare una nuova importante fonte di ricavi.
Un mercato piuttosto affollato
Certo, quella di Slack non è una corsa in solitaria. Se di Dropbox abbiamo scritto proprio ieri, non possiamo dimenticare Teams, lanciato da Microsoft pochi mesi fa (annuncio che suscitò proprio una piccata reazione da parte della stessa Slack), Workplace di Facebook, e ancora Google, Trello e Atlassian, tutti già in corsa con le loro soluzioni di collaborazione per il business.
Come funziona Enterprise Grid
Nella sua nota di presentazione, Slack spiega che la soluzione si adatta al modello organizzativo delle grandi imprese, creando strutture di comunicazione che rispecchiano le modalità operative dei team.
Offre controlli centralizzati, così da garantire che i dati siano sicuri, offrendo agli amministratori un unico punto di visibilità per la gestione della piattaforma.
La soluzione si integra con le altre applicazioni già in uso, così da garantire un ambiente di collaborazione coerente.
Si parla di spazio illimitato per i gruppi di lavoro, di canali di conversazione, di messaggistica organizzata per thread, di chiamate video e voce.
Si parla di tutto l’intero set delle funzionalità presenti nella versione base, sul quale è integrato un livello di organizzativo e amministrativo, per il controllo dei permessi, per la configurazione delle integrazioni, personalizzabili in base alle specifiche di ciascun team.
Enterprise Grid prende in esame anche l’eventualità che un progetto coinvolga più gruppi di lavoro e più dipartimenti, consentendo la creazione di canali di condivisione tra i diversi team, così che sia più semplice scambiare informazioni e portare avanti il processo decisionale.
Rispetto alla versione “standard”, Enterprise Grid non guarda più ai team come a elementi sconnessi all’interno di una organizzazione, ma crea un unico livello sovrastante che coinvolge tutta l’azienda, abilitando le persone a trovare gli interlocutori più rilevanti per il loro ruolo o per il loro gruppo di lavoro.
Per quanto riguarda la sicurezza, da un’unica vista è possibile gestire sicurezza, policy e compliance per tutta l’impresa. Le funzionalità sono personalizzabili anche a livello di singolo spazio di lavoro.
Per garantire i livelli di compliance promessi, Slack ha ottenuto le certificazioni FINRA (Financial Industry Regulatory Authority), HIPAA (per la riservatezza dei dati medico-sanitari) e garantisce l’integrazione con le soluzioni di eDiscovery, DLP e backup offsite di terze parti.
Quanto alle integrazioni, la App Directory conta oggi oltre 900 applicazioni supportate, mentre si parla di nuove partnership con SAP per Hana Cloud Platform, SuccessFactor e Concur.