Smau 2004 – Formigoni: in Lombardia un distretto informatico per software e web

24 milioni di euro all’anno per tre anni per incentivare l’adozione di soluzioni presso le imprese e un nuovo patto tra industria, istituzioni e università

Vogliamo una Regione Lombardia da primato nel settore strategico dell’Ict”. Non usa mezzi termini il Governatore Roberto Formigoni che approfitta di Smau per rilanciare l’idea di dare vita a un distretto informatico per il software e per il web nel territorio lombardo. “Siamo già oggi leader nell’Ict – dichiara – sia per quanto riguarda la spesa Ict, visto che la nostra Regione rappresenta circa un terzo di tutta la spesa del mercato italiano, sia per quanto riguarda il numero degli addetti con un significativo 30% del totale nazionale”
Ma per il Presidente Formigoni è venuto il momento di far fare al sistema Ict un salto di qualità: “Non dobbiamo più parlare di Ict come sfida tecnologica bensì come sfida strategica per rilanciare l’economia e i servizi al cittadino”. Lo scenario che si apre prevede un ruolo nuovo per le istituzioni e per le imprese: “E per questo noi ci siamo posti due obiettivi: dobbiamo pensare a “fare Ict” ovvero produrre ricerca e innovazione. Ma dobbiamo pensare anche e soprattutto a indirizzare e agevolare l’utilizzo di Ict presso le imprese e negli enti pubblici”. E questo è il vero punto focale attraverso il quale passano i processi di innovazione del nostro Paese. Le tecnologie sono pronte e sono adeguate ai bisogni, non sono invece adeguati i processi di implementazione, che sono ancora troppo lenti e trovano ancora troppi ostacoli. Per questo “serve rinsaldare il rapporto tra le imprese e le Università e tra gli enti pubblici e il sistema dell’offerta”. Ma per questo servono risorse, investimenti pensati per agevolare l’introduzione dell’Ict nelle imprese. Un punto critico certamente e il Governatore Lombardo ci tiene a sottolineare che la sua Regione ha “pianificato un programma di sostegno alla introduzione dell’Ict nelle piccole e medie imprese basato – come ricorda – su uno stanziamento di 24 milioni di euro all’anno per tre anni”. Adesso però servono idee e progetti per far fare a molte imprese quel salto di qualità necessario per sostenere la loro competitività.

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