Sarebbe stata competizione diretta. Ora si va al rilancio, con un accento sempre molto forte sui contenuti, non sugli spazi.
Erano tre fiere, adesso sono due e, forse, si ridurranno a una.
Sotto la spinta delle aziende e la regìa di Assolombarda Promotor International, proprietaria di Smau, ha acquisito da Tl. Ti Expo, società recentemente acquisita da Fiera Milano, il marchio Webbit al prezzo di 1,250 milioni di euro in contanti. Tl. Ti collaborerà con Promotor in veste di consulente per la realizzazione dell’edizione milanese dell’ex fiera padovana mentre Promotor ha riconosciuto a Fiera Milano un’opzione sull’acquisto del 51% di una newco a cui Promotor conferirà il ramo d’azienda dell’Ict e che sarà costituita se Fiera Milano eserciterà l’opzione call entro il periodo 15 gennaio 15 febbraio 2009.
Alfredo Cazzola, presidente di Promotor , ha dunque davanti a sé un lungo periodo di tempo per rilanciare Smau la cui prossima edizione, ha affermato, “Non avrà nulla a che vedere con quelle del passato”. Cazzola ha anche rivelato che contatti sono in corso con il Gruppo Sabatini per un accordo anche con il Futurshow in modo da scongiurare definitivamente quel rischio di “indigestione tecnologica” che avrebbe comportato per Milano e l’Ict organizzare tre fiere in tre mesi come sembrava fino a poco tempo fa.
Rimandando al 14 giugno la presentazione della nuova manifestazione Smau-Webbit per la quale sono confermate data e sede del Portello, Cazzola ha sottolineato come Smau abbia “l’ansia di vendere contenuti e non metri quadrati”.
Un’ansia che potrebbe essere soddisfatta dall’arrivo della fiera nata nel Nord-Est ma trasferitasi a Milano dove, ha ricordato Pierantonio Macola, ad di Tl. Ti, “c’è il mercato e dove è anche più facile fare arrivare i relatori per i convegni”. Perché convegni e seminari dove “l’offerta parla il linguaggio della domanda” sono la caratteristica principale di Webbit che, ha aggiunto Macola “vanta un’offerta completare a quella di Smau”.
