Il settimanale Internazionale le ha dedicato addirittura la copertina perché per molti versi è (di nuovo) l’app del momento, anche se in molti non hanno ancora capito bene cosa farci. Parliamo di Snapchat, che nell’immaginario collettivo resta un’applicazione per il messaging tra adolescenti o tra chi invia immagini a luci rosse. Ma invece è molto di più. L’app si è rinnovata da qualche settimana per rendere il suo utilizzo più semplice – o sarebbe meglio dire meno ostico – e intanto cresce il giro d’affari che realizza con gli inserzionisti pubblicitari. Ma per capire come funziona Snapchat e perché sta (ri)diventando un fenomeno è meglio partire dalle basi.
Snapchat, un social senza memoria
Snapchat è una piattaforma per la messaggistica tra i suoi utenti con approcci molto specifici. Il primo è che i messaggi sono fatti per scadere, al massimo dopo 24 ore ma di norma molto prima, nel giro di qualche secondo. Poi c’è una fortissima e naturale tendenza alla comunicazione video, molto più immediata del testo (video peraltro sempre in verticale, esattamente il contrario di quello che prevede lo stile dei filmati con ambizioni “serie”). Non che in Snapchat non si possa scrivere, sia chiaro, ma non è questo il suo focus.
Al lancio Snapchat ci catapulta nella sezione fotocamera: l’idea è che vogliamo condividere con i nostri amici un’immagine o un breve filmato su quello che stiamo facendo o semplicemente che ci viene in mente (di dire, di fare, di mostrare). L’app non sembra avere altro ma c’è molto di più, lo si trova facendo scorrere lo schermo lateralmente verso destra, per trovare le chat con i nostri amici, o verso sinistra, per mostrare prima la sezione Storie e poi quella Discover. Facendo scorrere la schermata della fotocamera verso il basso si passa invece alle nostre impostazioni personali.
Una volta capito che nell’app c’è qualcosa più di una fotocamera, come si comunica? Il consiglio migliore è: in video. Fate video con quello che credete meglio. Voi stessi mentre cucinate, il gatto di casa che vi parla, un giardino fiorito, un concerto, una festa. Qualsiasi cosa va bene: state raccontando qualcosa agli amici e non è necessario fare filosofia condensata alla Twitter o polemiche alla Facebook. E se proprio non sapete cosa fare ci sono gli effetti Lenses. La fotocamera di Snapchat ha una funzione di riconoscimento facciale che applica al volto effetti speciali in sovrimpressione. Nel 99 percento dei casi sono assolutamente demenziali e vi trasformano in cose tipo unicorni che vomitano arcobaleni. Di nuovo, è la logica di Snapchat: tra amici ci si diverte.
Solo amici “selezionati”
È essenziale sottolineare questa dimensione dell’amicizia, in Snapchat. Non è un’app che favorisce i contatti con persone che non si conoscono ed è praticamente impossibile trovare un utente se non se ne conosce il nome. Non ci sono funzioni di ricerca, non ci sono “social graph” per vedere chi conosce chi, non ci sono contatti indiretti. C’è giusto una funzione Ricerca Vicini per trovare snapchatter nelle vicinanze, ma “vicinanze” davvero di prossimità perché anche questi nuovi amici devono attivare la funzione Ricerca Vicini ed è difficile che lo facciano se non glielo avete chiesto esplicitamente (la funzione non resta attiva quando se ne esce). Insomma, tranne rarissime eccezioni chi vi vede già vi conosce.
Filmati e fotografie si possono corredare di testi, tratti di matita virtuale e la consueta collezione interminabile di emoji, con in più sovrimpressioni grafiche varie che cambiano a seconda del luogo e del momento. L’icona con un orologio in basso a sinistra imposta il lasso di tempo per cui quello che abbiamo creato sarà visibile, da 1 a 10 secondi. Inserendo il contenuto nelle nostre Storie lo renderemo visibile per ben 24 ore. La freccia di condivisione in basso a destra fa scegliere a quali contatti inviare la foto o il video. Chi lo riceve può chiedere di rivederlo una sola volta gratis, o acquistare altre riproduzioni pagando con acquisti in-App.
Per vedere le potenzialità di Snapchat scorrete lo schermo verso sinistra e passate nella sezione Storie, dove ci sono snapchat live selezionati dallo staff e un primo assaggio della sezione Discover. Qui ci sono 20 “canali” con contenuti validi 24 ore e presentati come se fossero veri e propri magazine, caricati da nomi noti come MTV, National Geographic o Cosmopolitan. C’è un po’ di tutto per tutti i gusti e qui si intuisce come Snapchat sia di grande interesse per chi si occupa di marketing.
E per noi normali utenti? Tirando le somme, è un ambiente dove comunicare con il massimo relax perché non c’è l’occhio virtuale del pubblico sconosciuto dei social network tradizionali. E al massimo in 24 ore tutto sparirà. In un’era in cui quando si incontra una persona poi si scandagliano Facebook, Linkedin e Twitter per sapere come la pensa e cosa fa, non è poco.
[…] le conversazioni manualmente. Attenzione che anche diverse app di messaggistica alternativa come Snapchat o WhatsApp possono salvare i loro testi e soprattutto le immagini e video in locale, quindi ci […]