Secondo una ricerca europea per due aziende finanziarie su tre la convergenza tra le due tematiche produce il software in grado migliorare l’efficienza operativa.
Bea Systems ha presentato i risultati di una ricerca condotta da Vanson Bourne in undici Paesi compreso il nostro, sentendo aziende di vari comparti (finanza, logistica, farmaceutico, Pa, retail, Tlc, energia), che dimostra come il settore dei servizi finanziari consideri l’infrastruttura delle Soa (Service oriented architecture) il gateway per l’implementazione delle tecnologie Web 2.0.
Secondo il 69% degli intervistati del comparto finance, infatti, la convergenza della Soa con il Web 2.0 permette di realizzare quella nuova generazione di software dinamici, in grado di favorire l’efficienza operativa e l’agilità del business.
In ambito finanziario, infatti, la richiesta di progetti Soa pare essere al massimo storico, con il 68% delle aziende coinvolte che sta conducendo progetti Soa di valutazione, pilota, o che ha già in fase di implementazione Soa dipartimentali o addirittura estese su tutta l’azienda.
Il report evidenzia che l’affermazione di queste applicazioni business dinamiche permetterà al settore dei servizi finanziari di affrontare il tema della conformità alla normativa. Per il 79% degli intervistati la priorità nella strategia di business consiste nella capacità di rispondere alle richieste normative nuove ed in continua evoluzione, come MiFid e Sepa.
La seconda priorità è avere informazioni in tempo reale, come il supporto al monitoraggio delle attività di business (citata dal 63% degli intervistati). Allo stesso modo, per il 61% degli intervistati la priorità tecnologica è l’integrazione dati, ossia la capacità di innovare al di sopra della applicazioni core banking.
Nell’ambito dell’implementazione Soa, se la priorità è risolvere la mancanza di standard maturi e di guideline per le best practice, è proprio il Web 2.0 a venire in soccorso per superare queste barriere. Unendo le strategia Soa e Web 2.0, gli utenti e il personale It potranno collegare, cambiare e sviluppare applicazioni di business dinamiche per raggiungere i vantaggi competitivi desiderati.
I Web service sono la tecnologia Web più diffusa e un’azienda su due la utilizzerà nei prossimi dodici mesi come parte integrante della strategia Web 2.0, mentre una su tre farà uso di tecnologie di collaborazione e blog.