Il Terzo Osservatorio Italiano sull’e-Business, realizzato da eBit Innovation e Demoskopea, evidenzia una rilevante crescita delle aziende italiane che investono nell’e-business. Aumentano anche le attività dei consumatori in Rete.
Continua la crescita degli investimenti in attività di e-business. Rispetto al 2010, il numero di top manager che prevede di incrementare il budget dedicato alle vendite online è aumentato del 7%, passando da 69% al 76%. E tale incremento, in media sfiora, il 24% (era dell’11% lo scorso anno).
Questo è quanto emerge dal Terzo Osservatorio Italiano sull’e-Business, realizzato da eBit Innovation e Demoskopea, che, con l’obiettivo di verificare l’utilizzo di strumenti di e-business e di info-Commerce, ha coinvolto 423 imprese italiane con un fatturato medio di circa 385 milioni di euro e oltre 1.000 consumatori con un’età media di 38 anni.
Le aziende hanno dichiarato un crescente impiego di strumenti di e-Business: da una media di 4 strumenti digitali utilizzati nel 2009 si è passati a 7 nel 2011. Inoltre, credono nel commercio online e ne intensificano l’utilizzo: i tassi di crescita maggiori si registrano nel Crm (71% del campione lo utilizza), web marketing (71%), social media marketing (58%) e attività su mobile (35%).
La totalità del campione sfrutta internet per la comunicazione, l’88% usa invece la Rete come strumento di relazione con il consumatore (Crm utilizzato dal 71%, area riservata ai clienti dal 53% e invio newsletter dal 74%), il 75% delle aziende sfrutta il Web per attività di marketing (71% web marketing e 58% social media marketing), il 63% del campione utilizza l’online per attività legate a transazioni economiche (e-commerce 46% e acquisti b2b 39%) e il 54% delle aziende dichiara di usare altri strumenti tipici dell’e-business (tra cui spicca il 20% di materiale interattivo presso il punto di vendita, il 9% la web tv e l’11% i QR code).
L’Osservatorio ha anche rivelato che le aziende effettuano un completo restyling del sito ogni 3,5 anni, aggiornano i contenuti con una frequenza media settimanale e riservano spazi crescenti a informazioni su prezzi, sconti e promozioni.
Inoltre, allocano mediamente il 5% del budget di marketing sui social media: il 43% delle aziende apre una pagina su Facebook e addirittura il 58% sviluppa azioni di fidelizzazione considerando anche la creazione di gruppi di discussione o la pubblicità sui social media. Del resto, il 72% dei navigatori intervistati dichiara di avere un account su Facebook e di questi il 27% è fan di un’azienda, connettendosi alla pagina in media 10 volte al mese. Anche in Facebook i fan delle aziende cercano prevalentemente informazioni commerciali (novità di prodotto e servizio, sconti, indicazioni sui punti di vendita) e in misura minore informazioni legate alla condivisione di interessi o al senso di appartenenza alla comunità.
Aumentano le società che svolgono attività di web marketing (dal 68 al 71%); all’interno del segmento crescono tutti i dati, ma è ancora prevalente, seppur di poco, il display advertising con il 74% di penetrazione, segue il marketing su Google con l’ottimizzazione del sito per i motori di ricerca (SEO al 70%) e l’acquisto di parole chiave (SEM al 72%). Si inseriscono di prepotenza i video caricati dal 63% delle aziende su Youtube.
Ben il 75% delle aziende dichiara di aver contattato i clienti, utilizzando in modo articolato più canali multimediali, sfruttando (per il 9% del campione) anche quelli più innovativi come Facebook e Twitter. Il 71% delle aziende si è dedicato alla costruzione di un database clienti (contro il 45% del 2009), e il 70% di queste ha sviluppato ulteriori attività di segmentazione e profilazione dei consumatori.
Anche le attività dei navigatori sono aumentate e sono passate nell’ultimo anno mediamente da 10 a 12: il Web è sempre di più l’ambiente in cui il consumatore matura la decisione di acquisto e crescono di importanza gli strumenti di condivisione e socializzazione dell’informazione nel processo di scelta del prodotto o servizio. La quasi totalità (il 98%) del campione raccoglie infatti informazioni sui prodotti o confronta i prezzi sul web e un terzo degli intervistati (il 32%) lo fa addirittura quotidianamente. Il 67% dei navigatori effettua almeno un acquisto on line al mese mentre l’81% del campione svolge attività sui social network (il 31% ogni giorno).
Il 39% dei navigatori durante la formazione del processo di acquisto cerca sul web informazioni dagli altri consumatori e cresce (dal 35% del 2010 al 41% del 2011) la percentuale di chi considera blog, forum e community come i canali più affidabili mentre i siti istituzionali sono ritenuti il mezzo più affidabile solo dal 30% degli utenti.
Il 41% del campione consumer si collega a internet da device mobili, facendo registrare tassi di attività generalmente più alti di coloro che si collegano da postazioni fisse e una maggiore propensione ad acquistare online. Dai dati emerge che ben il 27% del campione delle aziende ha già sviluppato un’applicazione mobile e il mondo Apple è in assoluto il più curato, seguito da Windows mobile, Android e Symbian.