Secondo Dataquest, nel secondo trimestre il segmento pc e cresciuto nel nostro Paese del 15%, ossia quasi il doppio della media europea. In ascesa soprattutto Acer, mentre perde colpi soprattutto Ibm.
Grazie soprattutto alle vendite nel settore home, il mercato italiano
dei personal computer è cresciuto del 15 nel secondo trimestre di
quest’anno. Il dato viene fornito da Dataquest e va considerato molto
buono, poiché rappresenta quasi il doppio della media europea del
periodo, attestatasi sull’8,9%. Molto evidente appare la disparità
fra i segmenti consumer e professionale: il primo, vera locomotiva
del settore, ha registrato un’ascesa del 73,9%, mentre il secondo ha
palesato un’evidente debolezza, salendo solo del 2,8%. Secondo
l’analista Nicola Neri, "ancora l’effetto post Anno 2000 e una
lenta adozione di Windows 2000 sono i fattori che incidono sul
deludente andamento della fascia professionale e non basta la forte
domanda che proviene dalle piccole e medie imprese a controbilanciare
l’andamento".
Le performance dei vendor riflettono questa situazione generale. Ne
ha beneficiato soprattutto Acer, salita al secondo posto nella
graduatoria generale, in termini di unità vendute, con una quota del
13%. La casa orientale vede premiato il proprio focus sulle piccole e
medie imprese, mentre, per converso, Ibm, che predilige la fascia
medio-alta del mercato (grandi industrie e Pa sono rimaste al palo),
ha avuto una flessione del 31% nelle vendite ed è scesa al quarto
posto in graduatoria, con uno share dell’8%. Acer si è avvantaggiata
anche dell’ottimo andamento del comparto notebook, cresciuto dell’83%
nel trimestre. Anche la leader generale, Compaq, ha avuto prestazioni
straordinarie nei portatili, salendo del 130% rispetto a un anno fa,
mentre, complessivamente, ha aumentato il venduto, ma perso un punto
nella quota di mercato, ora attestata al 19%. Male sono andati gli
"italiani", in particolare Olidata, che ha risentito dei problemi
giudiziari del suo
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vicepresidente; 004; A; 26-05-2000
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, Carlo Rossi. Note positive, invece, per Fujitsu Siemens, oggi
quinta, Cdc, Toshiba e Vobis. Più stabile, seppur in crescita,
Hexlett-Packard, che conserva la terza posizione assoluta, con il 10%.
Le previsioni di Dataquest per il futuro sono improntate
all’ottimismo: "Il mercato professionale dovrebbe senz’altro
riprendersi nella seconda parte dell’anno – assicura Neri –
poiché un alto numero di vecchi pc saranno via via rimpiazzati. Anche
la domanda di Windows 2000, pur partita piano, migliorerà col tempo.
La fascia consumer continuera a crescere anche perché l’Italia rimane
comunque indietro rispetto ai principali paesi europei in fatto di
penetrazione del pc nelle case".
A livello europeo, Dataquest vede ancora Compaq nettamente in testa,
con il 15,9% del mercato pc, mentre Fujitsu Siemens e Dell seguono,
più vicine tra loro rispetto a un anno fa (8,9 e 8,6%,
rispettivamente), ma entrambe non troppo brillanti. In netto regresso
Ibm, mentre sale sensibilmente Hewlett-Packard.