Amazon Prime, Connexia, Cisco, Eolo, Fastweb, Gruppo Gedi, Ibm, Italiaonline, Microsoft, Mondadori, Vodafone, Weschool e Wind sono le aziende hanno risposto all’appello alla solidarietà digitale lanciato dalla Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano per consentire la continuità lavorativa ed educativa nelle zone italiane sottoposte a restrizioni a seguito dell’epidemia di coronavirus.
Le aziende si sono offerte di mettere a disposizione gratuitamente dei cittadini che stanno subendo limitazioni a causa dell’emergenza Coronavirus, perché residenti nelle aree rosse, soluzioni tecnologiche che permettano di continuare a lavorare in digitale, a informarsi, a esprimere la propria socialità, a svagarsi e, per i più giovani, a formarsi e istruirsi.
“Che siate una multinazionale o una partecipata pubblica, una startup, una piccola o media impresa, un’associazione di volontari o semplicemente degli appassionati di digitale e tecnologia, se pensate di disporre di una soluzione, di un servizio capace di fare la differenza, di dare una mano a garantire a chi vive nelle aree in quarantena un quotidiano sostenibile, fatevi avanti“, aveva dichiarato Pisano.
Una nota del ministero dell’Innovazione riporta che Cisco e Microsoft metteranno a disposizione soluzioni IT per lo smart working e la video connessione a distanza, Vodafone offrirà servizi di connessione, il Gruppo Gedi, abbonamenti ai propri quotidiani in digitale, Mondadori conferirà ebook, Weschool piattaforme per l’apprendimento e lo studio a distanza, Netflix e Amazon accessi alle loro piattaforme di intrattenimento.
L’appello per la solidarietà digitale, lanciato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha l’obiettivo di invitare soggetti privati e pubblici a dare il loro contributo ed essere a fianco delle persone colpite dall’emergenza del coronavirus, attraverso l’uso di servizi e soluzioni innovative.
Come contribuire alla solidarietà digitale
L’appello è rivolto a tutti: aziende dell’ICT, enti pubblici e privati, piccole e medie imprese, startup, centri di ricerca e privati cittadini, di mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese più colpiti dall’emergenza del Coronavirus i propri servizi, le proprie competenze e la propria energia.
Chiunque può aderire all’iniziativa scrivendo a repubblicadigitale@teamdigitale.governo.it. Nella propria candidatura è necessario descrivere il proprio servizio; spiegare le modalità e tempistiche di applicazione in uno dei due ambiti proposti; manifestare l’intenzione di porre il servizio in questione a disposizione della popolazione o delle autorità per il tempo necessario.
Le iniziative, i servizi e le soluzioni dovranno avere il comune obiettivo di migliorare la vita delle persone che in questo momento si vedono costrette a cambiare le loro abitudini di vita. L’idea è di usare le tecnologie per aiutare le persone nella sfera personale e lavorativa, permettendo loro di lavorare da remoto, attraverso connettività rapida e gratuita e l’utilizzo di piattaforme di smart working avanzate; leggere gratuitamente un giornale anche senza andare in edicola o un libro senza andare in libreria, utilizzando smartphone o tablet; restare al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning.