A dispetto della fine degli indirizzi IPv4, il nuovo Internet Protocol stenta a decollare. E l’8 giugno è il World Ipv6 Day.
Il 3 febbraio scorso l’Icann ha assegnato gli ultimi cinque blocchi di indirizzi IPv4 ancora liberi, dando di fatto il via libera al protocollo IPv6, ossia quello del futuro a lungo termine di Internet.
Società Internet come Google, Akamai e Limelight hanno deciso di partecipare il prossimo 8 giugno al World Ipv6 Day, che sarà occasione per condurre un test globale di Ipv6.
Stando però ai risultati di uno studio condotto da Arbor Networks non c’è molta preparazione all’evento.
La società comunica di aver monitorato e analizzato il traffico IPv4 e IPv6 per un periodo di sei mesi, scoprendo che mentre nel caso di IPv4 è stato registrato un aumento del 40-60%, quello IPv6 è invece diminuito del 12% circa. Dopo un picco dello 0,04% registrato ad agosto 2010, la percentuale pesata del traffico Internet IPv6 è scesa sotto lo 0,03% a febbraio 2011.
Per Arbor la lentezza della diffusione di IPv6 deriva da complessità di tipo tecnico e progettuale, dalla mancanza di incentivi economici e da una generale carenza di contenuti IPv6; senza dimenticare che la grande maggioranza di infrastrutture dedicate alla sicurezza non supporta il nuovo standard.
I dettagli sono disponibili sul blog di Arbor, che si occuperà del monitoraggio costante e in tempo reale dei livelli di traffico nel corso dell’intera giornata mondiale