La Commissione europea starebbe per aprire una indagine nei confronti delle due aziende sospettate di aver venduto sottocosto nel territorio dell’Unione.
Secondo quanto riporta Financial Times, la Commissione Europea potrebbe aprire un fascicolo di indagine contro la Cina per aver fornito aiuti di stato illegali ad aziende del comparto Tlc.
Il riflettore, in questo caso, è acceso su due realtà specifiche, Huawei e Zte, che avrebbero ricevuto finanziamenti dallo Stato, potendo in questo modo commercializzare i loro prodotti nei territori dell’Unione sottocosto.
In questo momento l’attività della Commissione sarebbe di pura indagine, anche se già nelle prossime settiman si potrebbe aprire un’azione vera e propria con una esplicita accusa di dumping che, se comprovata, comportrebbe multe e ammende per le società coinvolte.
La singolarità della situazione odierna è che la Ue si sta muovendo motu proprio, senza una diretta chiamata in causa da parte di una controparte.
In questo caso, da Bruxelles sembra partire anche una forma di biasimo nei confronti delle aziende europee, prive del coraggio necessario a presentare un esposto a difesa delle loro ragioni.
La prossima settimana, intanto, è attesa una visita a Bruxelles da parte di Chen Deming, il ministro del commercio cinese, con il quale lla Commissione potrebbe analizzare il problema prima di arrivare agli esposti formali.