Arriva la nuova generazione del popolare client di email personale: Spark 2.0. Il team di Readdle è convinto che ci sia ancora spazio per l’innovazione nella posta elettronica. Del resto, è la stessa azienda a sottolineare che l’email rimane tra i protagonisti principali dell’era di Internet. Tre miliardi di persone al mondo hanno l’email e più di un miliardo la usa per lavoro. Rimane la forma di comunicazione ancora più diffusa su Internet.
Questa seconda generazione del client punta sui gruppi di lavoro, con Spark for Teams. Si tratta di un progetto ambizioso da parte dell’azienda sviluppatrice. Quello cioè di ridefinire il modo in cui i team portano a compimento i task e comunicano. La premessa è che, siccome al lavoro già si utilizza l’email, usiamola anche per le discussioni e la collaborazione.
Spark 2.0, un passo avanti per la produttività
L’evoluzione di Spark spiegata da Readdle si articola in tre fasi. La prima, con la versione 1 dell’app, aveva come scopo una migliore esperienza dell’email personale. Uno degli obiettivi era di ridurre il sovraccarico di email, molte delle quali irrilevanti. Per questo era nata la smart inbox. Spark for Teams rappresenta la fase 2 dell’evoluzione. Questa si focalizza nel risolvere i problemi degli ambienti e dei gruppi di lavoro. Pur continuando, naturalmente, a migliorare costantemente l’esperienza d’uso anche personale. E comunque anche la versione precedente veniva costantemente aggiornata con nuove funzionalità anche per l’uso professionale.
Siccome oggi esistono molti canali di comunicazione, l’obiettivo della versione due è di mantenere la conversazione in un posto unico. Viene quindi prevista la possibilità di invitare i membri del team a commentare privatamente messaggi email. È aggiunta anche la possibilità di creare una mail insieme ad altri componenti del team, in modo collaborativo. Come si diceva, la conversazione può aver luogo anche su altri canali di comunicazione. Spark for Teams consente di creare link a specifici thread o messaggi. Inoltre consente di condividere i collegamenti ad esempio su Slack, Skype o altri mezzi di comunicazione.
Nella versione iOS, sono state introdotte integrazioni con componenti di terze parti, ad esempio di Things, Reminders, Wunderlist e altri. Nella versione Mac, invece, è presente un nuovo calendario.
Il business model di Spark
C’è una parziale variazione anche nel business model di Spark. L’app rimane gratuita per uso personale. Le nuove funzioni Spark for Teams sono anch’esse gratuite per tutti, ma con alcune limitazioni. Per utenti avanzati e sbloccare in pieno le funzionalità team è disponibile un abbonamento mensile Premium, a pagamento. Questo costa tra i circa sei e otto dollari per utente al mese, a seconda della fatturazione. L’azienda offre anche un abbonamento Enterprise custom, per team di grandi dimensioni. E, per inciso, la fase 3 dell’app è focalizzata su un assistente digitale al nostro servizio: sarà il prossimo passo.
Maggiori informazioni sul sito dell’app.