La scoperta di Spectre e Meltdown, vulnerabilità che colpiscono i processori Intel e di altri produttori, ha scosso l’industria. Si tratta infatti di una delle falle più gravi, forse la peggiore, mai scoperta nei chip. Vulnerabilità che sono state individuate dal Google Project Zero.
Ogni azienda del settore si è affrettata a trovare e rilasciare soluzioni temporanee, patch di sicurezza. È la stessa Intel a sottolineare come l’industria legata alla tecnologia abbia affrontato una sfida significativa, in questa vicenda.
L’ultima comunicazione al riguardo arriva dal vertice dell’azienda, dal chief executive officer di Intel Brian M. Krzanich.
Le CPU Intel di prossima generazione
Esistono tre varianti, ricorda Intel, delle vulnerabilità note come Spectre e Meltdown. Le varianti 1 e 2 rappresentano aspetti differenti di Spectre, mentre la variante 3 è Meltdown.
Fix software per le tre varianti sono state già rilasciate, per essere protetti è opportuno assicurarsi di eseguire gli aggiornamenti.
Brian M. Krzanich assicura che Intel ha coperto con gli update il 100% dei prodotti rilasciati negli ultimi cinque anni. Dei prodotti, chiaramente, che richiedevano una protezione dalle vulnerabilità scoperte da Google.
Krzanich incoraggia tutti a mantenere i propri sistemi sempre aggiornati. Anche perché, è importante sottolinearlo, non si tratta di un evento estemporaneo. Quello della sicurezza deve essere un impegno costante, da parte dei produttori, in primis, e poi degli utenti.
La variante 1 continuerà a essere affrontata mediante patch software che ne mitigano i rischi. Per le altre due varianti Intel sta invece apportando delle modifiche hardware ai processori. Le CPU di nuova generazione sono progettate con un nuovo livello di protezione contro le varianti 2 e 3.
Questi nuovi accorgimenti hardware arriveranno nella prossima generazione di processori scalabili Intel Xeon, nome in codice Cascade Lake. Così come nei processori Intel Core di 8a generazione. Le CPU di prossima generazione sono attese per la seconda metà del 2018.
Maggiori informazioni sul sito dell’azienda.