Come parte integrante di Azure, Microsoft potrebbe proporre un servizio per la memorizzazione e la gestione di basi di dati interamente operativo “in-the-cloud”.
Microsoft aveva annunciato, qualche tempo fa, l’intenzione di rendere fruibile, in modalità online, una versione limitata di Sql Server. Stando a quanto recentemente dichiarato, la società potrebbe invece lanciare un servizio per la memorizzazione e la gestione di basi di dati interamente operativo “in-the-cloud” e dotato di tutte le principali funzionalità che caratterizzano Sql Server.
Il servizio dovrebbe divenire parte integrante di Windows Azure, piattaforma che si propone come soluzione in grado di permettere l’interazione dei sistemi client con strumenti e “data storage” distribuiti. Secondo quanto anticipato da Steve Ballmer, Azure dovrebbe giungere alla versione finale entro Novembre, in modo da essere presentato in occasione della Professional Developers Conference (PDC) di Microsoft.
Il colosso di Redmond potrebbe aver deciso di investire maggiormente su SQL Server “in salsa cloud” anche in forza dei servizi che i principali concorrenti (ad esempio, Amazon, MySql ed Ibm) stanno via via presentando.