Standard e codec per la videoconferenza

Per alcuni dipendenti, vorremmo implementare dei sistemi di videoconferenza. Quali sono gli standard e i codec più usati? Per quanto riguarda i protocolli di comunicazioni, a oggi sono quattro i principali standard per la videoconferenza: H.320. Utiliz …

Per alcuni dipendenti, vorremmo implementare dei sistemi di videoconferenza.
Quali sono gli standard e i codec più usati?

Per quanto riguarda i protocolli di comunicazioni, a oggi sono quattro i principali
standard per la videoconferenza:

  • H.320. Utilizzato dai sistemi ISDN, ma anche sui network
    dedicati T1 e nelle connessioni satellitari, sfrutta codec video H.263 e H.261,
    e audio G.711 e G.722.
  • H.323. Utilizzato per le videoconferenze IP e sfruttato
    anche per la telefonia VoIP, può utilizzare diversi codec audio/video
    come H.263, H.261 e H.264 per il video e G.729/728/723.1/722/711 per l’audio.
    Sii interfaccia con gli standard T.120 ed H.239 che offrono i flussi di data
    sharing e condivisione applicazioni durante le conferenze, e con gli standard
    H.225 e H.245 per i flussi di controllo.
  • H.324. Usato per la videotelefonia su vecchie linee analogiche,
    tramite modem a 33,6 Kbit/s, sfrutta codec audio G.723 e video H.263, Una
    sua derivazione, il 3G-324M, è utilizzato sui dispositivi mobili.
  • SIP. Usato anche per la telefonia VoIP, è un’alternativa
    in crescita allo standard H.323, con simile supporto per i codec e capacità
    multi-utente, ma vantaggi a livello di flessibilità e scalabilità.
    Microsoft ha annunciato di voler abbandonare l’H.323 per passare interamente
    allo sviluppo di soluzioni SIP, standard che è già usato da
    Live Messenger e da soluzioni per la videoconferenza professionale di RadVision,
    Cisco, Marratech e altri.

I codec sono utilizzati all’interno degli standard come H.320 o H.323
per comprimere e decomprimere i flussi audio e video, dunque da essi dipende
la qualità di immagini e sonoro durante una videoconferenza. Di seguito
i più noti.

  • H.261 è il più vecchio (1990), antenato
    anche di tutti gli standard MPEG, offre video con risoluzione massima 352×288
    e bitrate multipli di 64 Kbit/s
  • H.263 il più usato, risale al 1995, sfruttato anche
    dai video Flash, usa una compressione migliore dell’H.261 che consente
    la trasmissione di video anche con bitrate inferiori, ma è stato superato
    in efficienza dall’H.264
  • H.264 chiamato anche MPEG-4 AVC, è il più
    recente (2003) e quello con la migliore compressione. Utilizzato anche sui
    dischi HD-DVD e Blu-ray, consente una maggiore qualità video a parità
    di bitrate, o in alternativa il dimezzamento del bitrate a parità di
    qualità. Ad esempio un sistema di videoconferenza professionale gestito
    in proprio necessita di 256 Kbit/s in upload per utente se il video è
    compresso in H.263, mentre se si usa l’H.264 bastano 128 Kbit/s per
    utente.
  • G.711 risale al lontano 1972, offre audio PCM campionato
    a 8 KHz con bitrate elevato (64 Kbit/s) in quanto non gode della compressione
    degli standard successivi
  • G.722 offre audio campionato a 16 KHz con bitrate di 48/64
    Kbit/s, dunque migliora la qualità sonora a parità di bitrate
    rispetto al G.711
  • G.723.1 ideale per connessioni con banda ristretta, molto
    usato nella telefonia VoIP, offre audio campionato a 8 KHz con bitrate di
    soli 5 o 6 Kbit/s
  • G.729/729a/729.1 usato anche nella telefonia VoIP, offre
    audio campionato ad 8 KHz con bitrate di 8 Kbit/s. La variante 729a richiede
    calcoli meno complessi ma la qualità audio è inferiore, mentre
    la versione 729.1 è scalabile e può raggiungere qualità
    audio superiori con bitrate sino a 32 Kbit/s

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