Attesa e annunciata alla fine della scorsa settimana, la riorganizzazione è radicale e punta a dare di Microsoft un’immagine unitaria.
È attraverso una lunga lettera che Steve Ballmer, Ceo di Microsoft, alla fine della scorsa settimana ha annunciato a tutti i dipendenti la nuova importante riorganizzazione, di cui da tempo si parlava, destinata a rendere concreto il ”remaking” di Microsoft, come lo ha definito in apertura della Worldwide Partner Conference di Houston pochi giorni fa, destinata a trasformarsi in una realtà di device e servizi.
La riorganizzazione, sostiene nel suo messaggio il Ceo, è funzionale a garantire la migliore execution della strategia annunciate ormai un anno fa e avviata con il lancio di Windows 8 e di Surface e oggi pronta a una nuova spinta.
Microsoft, sono sempre le parole di Ballmer, si muove oggi linearmente partendo dalla ”concettualizzazione dei prodotti e dall’innovazione, arrivando al marketing e alle vendite, senza dimenticare la necessità di garantire eccellenza operativa nell’ambito dei servizi cloud, dei datacenter e di tutta la supply chain essenziale in un mondo di device e servizi”.
L’idea alla base della nuova organizzazione è quella di dar vita a una ”One Company”, imprimendo dunque una visione unitaria dell’azienda e non ”un insieme di strategie divisionali”.
Serve un’unica strategia ”core”, che porti a guardare all’offerta prodotti in modo olistico e non come un insieme di isole ciascuna a sé stante. Parimenti, al mercato, ai clienti e ai partner deve arrivare un messaggio più coerente, così come più coerenti dovranno essere le attività dei team di sviluppo.
Concretamente, la società sarà riorganizzata per funzioni: Engineering, Marketing, Business Development ed Evangelizzazione, Strategie Avanzate e Ricerca, Finance, Risorse Umane, Affari Legali, COO (Chief Operating Officer), cui fanno capo anche attività sul campo, supporto, attività commerciali e IT.
Il gruppo di Engineering lavorerà su quattro aree chiave: OS, Apps, Cloud e Devices, mentre resta ancora separata l’attività relativa a Dynamics, che richiede, nelle parole di Ballmer, un focus speciale.
La riorganizzazione della struttura si accompagna anche a una importante revisione dei leadership team.
Così, il gruppo che si occupa di Sistemi Operativi fa capo a Terry Myerson, che si occuperà di distribuire tutte le attività dalle console ai dispositivi mobili, dai pc ai sistemi di backend. Sempre a questo gruppo fanno capo i servizi cloud core.
Lo sviluppo hardware è in capo a Julie Larson-Green, cui faranno capo anche le attività legato allo sviluppo di contenuti per l’entertainment, dai giochi, alla musica, ai video.
Qi Lu si occupa del gruppo Applications e Servizi, ovvero delle tecnologie core per le aree della produttività, delle comunicazioni, della ricerca.
Le tecnologie per il back-end son invece in capo a Satya Nadella, che dunque si occupa di datacenter, database e tecnologie per gli scenari di classe Enterprise.
Dynamics, che come abbiamo accennato resta comunque divisione a se stante, è affidato alla responsabilità di Kirill Tatarinov, che già se ne occupava, il cui riporto diretto tuttavia sono Qi Lu per il prodotto, Tami Reller per il marketing e il gruppo Coo per le vendite.
Le Strategie Avanzate cadono sotto la responsabilità di Eric Ruddler, il cui gruppo Trustworthy Computing si occupa dell’intreccio tra tecnologia e policy.
Il Marketing resta in mano a Tami Reller, così come il gruppo Coo continua a ricadere sotto la responsabilità di Kevin Turner.
Business Development e partnership strategiche, oltre a tutte le attività di evangelizzazione, sono in capo a Tony Bates, mentre Amy Hood ha la responsabilità del gruppo Finance, Brad Smith viene confermato agli Affari Legali e Lisa Brummel viene chiamata alla guida dell’area Risorse Umane.
La nuova organizzazione comporta anche qualche uscita di scena, come quella di Kurt Del Bene, che lascia l’azienda dopo oltre 20 anni di servizio, o Craig Mundie e Rick Rashid, responsabilit rispettivamente del licensing e della Ricerca, che seguiranno altri progetti sia internamente all’azienda sia in veste di consulenti.
Ma non si tratta semplicemente di riorganizzare la struttura, quel che conta, per Ballmer, è come l’azienda riuscirà a cambiare le sue modalità operative.
La capacità di dare risposte dinamiche e veloci alle richieste del mercato diventa essenziale: ”Dobbiamo prendere le giuste decisioni e prenderle in fretta”, sostiene il Ceo, che invita anche a cambiare le modalità di comunicazione, non più semplicemente orientate allo scambio di informazioni, ma al guadagno in termini di agilità e capacità di risposta.
Bisogna imparare a coltivare la capacità di essere collaborativi, ovvero di coordinarsi con maggiore efficacia, di prendere decisioni, e di farlo con motivazione.
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