Il costo più elevato è generalmente riconducibile all’operatività. E il primo passo è identificare i sistemi e i processi, elettrici e umani, che sottraggono energia al datacenter.
Da oltre cinque anni l’attenzione di tutti si è concentrata sull’efficienza del datacenter.
Ma, ancora, nella maggior parte delle strutture prevalgono le tecnologie inefficienti. Tanto che spesso occorrono 3 settimane e 6 persone per una decisione o un cambiamento molto semplici.
Lo evidenzia Giovanni D’Orazio, Managing Director di Emerson Network Power in Italia, per il quale dimezzare i costi energetici e operativi in un datacenter di media grandezza (obiettivo tutto sommato realistico) può permettere a chi lo detiene di risparmiare parecchi soldi.
Il costo più elevato può insorgere nell’ambito dell’operatività. E il primo passo è identificare i sistemi e i processi, elettrici e umani, che sottraggono energia al datacenter.
Oltre il 70% di organizzazioni è impegnato a raggiungere il livello più alto di performance del datacenter e spende più tempo e risorse per le attività di routine e meno per nuovi progetti.
Ciò perché devono affrontare costantemente situazioni di emergenza. E quando vi sono problemi operativi costanti da risolvere, ritagliarsi il tempo per pianificare richiede misure straordinarie.
La pianificazione deve partire dalla valutazione di ciò che si ha. Ma poche aziende hanno veramente il controllo delle loro risorse e delle relative dispersioni.
Quella che segue è una breve guida per ottenerlo.
Capacità di riserva
Attenendosi alle stime di capacità dei produttori, probabilmente si opera con un margine di riserva del 20%, e molte organizzazioni non attingono alla “riserva” per timore di provocare un tempo di fermo.
Lo sfruttamento di questa riserva potrebbe rinviare un’integrazione importante o anche la realizzazione di un nuovo datacenter.
La giusta soluzione di gestione dell’infrastruttura del datacenter fornirà le informazioni sulla capacità in tempo reale permettendo di attingere con sicurezza a quella riserva.
Server non più in linea
Avere un modo per misurare l’utilizzo di energia permetterà di prendere decisioni consapevoli in merito a capacità, disponibilità e ottimizzazione e anche sull’uso dell’energia.
La DCIM (Datacenter Infrastructure Management) è un modo per raggiungere l’obiettivo. Essendo consapevoli delle risorse, si potrà stabilire cosa disattivare. Alcune aziende hanno conseguito risparmi semplicemente virtualizzando e spegnendo le apparecchiature non utilizzate. Un server non operativo spreca quasi il doppio dell’energia che assorbe se si considerano le risorse che lo supportano. Controllare questo spreco di energia consente di risparmiare denaro e capacità.
Si possono anche avere macchine virtuali non in linea, e questo equivale a un uso inutile di storage.
Le macchine virtuali sono facili da creare e molto difficili da controllare. Ma spesso non sono ben documentate.
Server inefficienti
La maggior parte delle organizzazioni hanno adottato la virtualizzazione trascurando però altre opportunità per ridurre i costi energetici. È stato dimostrato che i processori e le fonti di alimentazione a basso consumo energetico riducono del 18% i costi energetici del datacenter.
L’uso del software di gestione dell’alimentazione dei server, che probabilmente fa già parte dei server, può permettere un’ulteriore riduzione del 9%.
Ambienti eterogenei
Se una persona gestisce cinque server quando un’altra ne gestisce 50, forse c’è bisogno di considerare una standardizzazione.
La standardizzazione di apparecchiature, strumenti e processi rende più produttive le persone. L’ambiente fisico deve avere un elevato grado di standardizzazione: un solo addetto che gestisca una marca di server utilizzando una serie di strumenti e procedure.
Se non si è ancora in un ambiente standardizzato, va utilizzato il ciclo di refresh dei server per standardizzare.
Si può mettere a punto un piano per ottenere un ambiente prevalentemente omogeneo entro tre anni. Anche i processi devono essere più standardizzati possibile.
Questo obiettivo si può ottenere in molti modi, ma è consigliabile valutare i processi snelli che hanno portato vantaggi alle aziende manifatturiere.
SLA inutilmente elevati
Tutti i clienti corporate vogliono la maggiore larghezza di banda disponibile e la reattività, il ripristino di emergenza e il livello di memorizzazione migliori che si possano avere, finché non se ne sa il costo.
Solo a questo punto si comprende il valore di un livello di servizio adeguato alle esigenze. Le aziende che applicano un ricarico assisteranno a un calo della domanda e della spesa complessiva.
La limitazione della grandezza della casella di posta è un esempio. Chiedendo ai dipendenti di gestire la propria casella di posta elettronica in base a un limite prestabilito, si possono ridurre i costi, la complessità dell’IT e il tempo dedicato.
Visibilità limitata
Bisogna accertarsi di avere gli strumenti giusti per permettere allo staff di essere più efficiente possibile. Ancor più importante, andando verso un’infrastruttura centralizzata, altamente utilizzata, altamente disponibile e sostituendo le vecchie applicazioni con nuove applicazioni nel corso dell’evoluzione, si incrementano l’efficienza operativa ed elettrica senza ripercussioni sulle attuali applicazioni.
E, cosa fondamentale, si posiziona l’organizzazione IT in modo da supportare le esigenze aziendali dinamiche in tempo reale.