Per Giovanni Calvio, Storage Platform Leader di Ibm Italia, crescita dei volumi di dati, deduplica e virtualizzazione sono temi che coinvolgono tutte le imprese, anche le Pmi.
Il mercato dello storage a volte non suscita le emozioni o ha lo stesso impatto mediatico di altri settori It, forse perché le cronache non raccontano di acquisizioni di colossi da parte di colossi (business intelligence docet).
Però è indubbio che lo storage sia in cima ai pensieri dei Cio, che lo collocano tra le “top five” nella scala delle priorità. Anche dei Cio italiani, che, superate alcune remore culturali ed economiche, mostrano grande sensibilità nei confronti del governo dei dati, di quelli strutturati e, soprattutto, di quelli non strutturati (e-mail, immagini) che rappresentano oramai l’80% dei dati in azienda.
Nessuna sorpresa quindi se la vendita di capacità di storage cresce del 54% l’anno, che i costi e la complessità dei data center sono in continuo rialzo, che la sicurezza dei dati va di pari passo con la capacità di immagazzinarli, e così via.
Numeri e tendenze che la gran folla di clienti e business partner si è sentita ripetere all’evento che Ibm Italia ha dedicato allo storage e problematiche in due sessioni distinte, una a Roma, l’altra a Milano.
Un mercato che, nonostante i chiari di luna attuali, cresce. Big Blue ne è protagonista: «A livello mondiale – dice Giovanni Calvio, Storage Platform Leader di Ibm Italia – Ibm è al primo posto per fatturato nell’area dei sistemi storage su disco esterno, registrando una crescita dei ricavi del 9% su base annua. Decisamente in controtendenza, visto che il mercato globale ha avuto un calo dello 0,7 per cento».
Ibm mette in fila giganti del calibro di Emc e Hp. La società migliora anche le performance nei sistemi operativi, crescendo nei segmenti Windows e Linux. Risultati lusinghieri, che si confermano anche in Italia, non solo nel segmento dei dischi esterni, ma anche per quelli dei dischi storage high-end.
«Qui un ruolo significativo è stato svolto dai nuovi sistemi di classe enterprise Ibm Ds8700, che offrono nuovi livelli di prestazione e di affidabilità per le applicazioni mission critical», dice Calvio. In questo contesto Ibm registra, oltre alle buone performance dei target storici dell’area finance e della Pa, l’espansione nel segmento delle Pmi, che, un po’ a sorpresa, in buon numero hanno avviato progetti di deduplica e di virtualizzazione.
Del resto, sottolinea Calvio, di fronte alla crescita esponenziale dei volumi di dati le esigenze delle imprese, siano esse piccole o grandi, sono esattamente le stesse. «Il mondo dello storage è in continua evoluzione, soprattutto nella convergenza verso aspetti di networking».
Ibm affronta questa evoluzione con le attività di R&S (dei 6 miliardi di dollari spesi in totale per R&S, 500 milioni vanno allo storage), ma anche con acquisizioni di tipo “chirurgico” (in 3 anni, 2 miliardi di dollari investiti in acquisizioni).
Frutto di queste operazioni, i sistemi Xiv, che si propongono di ridurre significativamente i costi di gestione della infrastruttura storage, e le soluzioni per la deduplica ProtecTier, utilizzate per rendere più efficienti e veloci le procedure di salvataggio e ripristino dei dati aziendali.
Due le novità più recenti. La prima, il lancio dell’Ibm Information Archive, per realizzare soluzioni di archiviazione delle informazioni soggette a normative di conservazione a costi contenuti. La seconda, riguarda il cloud computing (poteva mancare?), anche se Calvio avverte che è prematuro parlare di “mercato già pronto”.
L’annuncio riguarda Ibm Scale Out Network Attached Storage (Sonas), che risponde alle esigenze di scalabilità e di prestazioni tipiche degli ambienti enterprise di file serving, consentendo di gestire progetti di cloud computing e di indirizzare la crescita nel volume delle informazioni non-strutturate.
Sulle prospettive Calvio si dichiara cautamente ottimista, per quel che riguarda l’andamento del business (il primo trimestre del 2010 è andato piuttosto bene), e della roadmap dei prodotti.
Da pochi giorni è stato lanciato Ds3500 Express, un nuovo prodotto midrange, utilizzabile come Nas o Das, versione Oem dell’array Engenio 2600 di Lsi, adatta ai server system x, blade center, e power system di Ibm.
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