Entro il 2007 tutti i prodotti storage della società supporteranno il nuovo concetto. L’array Xp12000 è un primo assaggio.
Quel concetto tecnologico di “storage grid” che Hp ha introdotto qualche tempo fa (anche con un primo prodotto dedicato, chiamato Riss, Reference information storage system) prende ora corpo grazie a una linea strategica più dettagliata. Che lascia anche intravedere quale sarà l’evoluzione concreta; in termini, cioè, di prodotti.
Il grid applicato in campo storage, secondo la società, si basa sull’utilizzo di celle di archiviazione federate ma indipendenti e, soprattutto, espandibili in tempo reale secondo necessità.
Dato per acquisito il concetto di storage di rete, secondo Hp è evidentemente arrivato il momento di puntare su idee più innovative, che siano in grado di assecondare al meglio il ciclo di vita dell’informazione, un must su cui ormai tutti puntano il dito. In effetti, parlare di semplice storage sembra sia passato di moda: l’informazione non si archivia, l’informazione è viva e, dunque, perennemente al lavoro. Proprio come dice il nome StorageWorks dato da Hp alla propria divisione storage lo scorso novembre.
“Entro il 2007, tutti i prodotti Hp convergeranno per uniformarsi al concetto di storage grid – ha commentato Marco Lesmo, StorageWorks division manager Hp Italiana. La logica prevede comunque la salvaguardia degli investimenti fatti”.
La seconda parte della frase è indispensabile per tranquillizzare quanti hanno di recente investito in tecnologia storage della casa capitanata da Carly Fiorina. Si tratterà, insomma, di una evoluzione sostanziale che avverrà in modo non distruttivo, grazie alle capacità di prodotti che supporteranno il concetto a vari livelli.
È il caso del recente disk array Fc di fascia alta Xp12000, una sorta di preludio al grid in grado di collegare apparati storage diversi gestendo al proprio interno l’intera infrastruttura.
Basato tecnologia arrary di Hitachi e sulla gestione software di Hp, il sistema è un concentrato dell’offerta Xp precedente, caratterizzato da elevate prestazioni e scalabile da nove dischi fino a 1.152, che si raggiungono implementanto add on: la capacità interna totale (con i dischi da 300 Gb che arriveranno nel 2005) potrà così arrivare a 332 Tb. Esternamente, è possibile collegare sia il lato host sia altri dispositivi Hp Xp, oppure dischi meno costosi (Scsi e Sata) grazie ai Modular Smart Array (Msa) 1000 e 1500. Il sistema offre una serie di funzionalità allo stato dell’arte: dal partizionamento in “sub array” configurabili, da dedicare a istanze specifiche, alla replica remota veloce su altri sistemi Xp (per il cosiddetto continuous access), alle copie dei dati in locale o su Msa.
In sintesi, Xp12000 si presenta come un’architettura di storage consolidation assai flessibile, ideale per contenere quella porzione dei dati che deve essere sempre “on line”. Ma in grado di gestire anche altri aspetti dell’Ilm (archiviazione e recovery di breve o medio termine), con lo spostamento immediato e “ottimizzato” dei dati da una categoria di dispositivi esterni all’altra.