Al momento priva di casi applicativi, anche l’Italia comincia a riportare numeri consistenti per aziende commerciali interessate a promuovere, migliorare ed estendere attraverso device mobili i propri servizi ai clienti o potenziali tali.
Dati Nielsen alla mano, è un mercato da 27,7 milioni di utenti quello di cui parla Davide Casaleggio (nella foto), socio fondatore della Casaleggio Associati, riferendosi ai navigatori italiani connessi al Web almeno una volta al mese.
Va da sé, allora, che con 13,6 milioni di utenti giornalieri attivi nel Bel Paese, 21,7 milioni di iscritti a Facebook, 25 milioni di possessori di smartphone attesi da Audiweb entro la fine del 2012 e 949 mila utilizzatori di tablet connessi online secondo Astraricerche, i brand commerciali non possono che far riferimento a tipologia di relazione e obiettivi di mercato per mixare in maniera proficua e ragionata le proprie strategie di rete.
I buoni esempi (fuori Italia) non mancano
Ne sa qualcosa la catena statunitense Starbucks che, da gennaio 2011 a gennaio di quest’anno, ha fatturato 26 milioni di dollari di acquisti effettuati tramite un’applicazione che consente di pagare le proprie ordinazioni direttamente da dispositivo mobile scalando il denaro da un portafoglio virtuale e accumulando punti nel medesimo modo.
Similmente interessata a utilizzare il mobile per migliorare il servizio esistente, dalla fine di marzo, in un progetto pilota che vede coinvolte 50 pompe di benzina Cumberland Farms, il rifornimento non solo si paga tramite Paypal senza scendere dalla propria autovettura ma è anche incentivato con sconti aggiuntivi sul rifornimento.
Così, se a Londra eBay ha creato e messo a punto da oltre 7 mesi un Qr Code Shop in cui far valutare ai clienti i prodotti per poi realizzare la transazione online come in un normale ecommerce, in Australia, sempre per estendere tramite soluzioni mobili il servizio offerto, la catena SportGirls ha pensato bene di mixare negozi fisici con quelli per lo shop online per consentire ai clienti, sempre tramite tecnologia Qr, di acquistare i prodotti dalla vetrina senza entrare in negozio.
Intenzionata a raggiungere un target più giovane utilizzando il mobile per far vivere il brand al cliente, in Polonia Jeep ha sviluppato un’applicazione/contest che ha raggiunto 250 mila visite con 2 mila giocatori interessati a vincere una jeep semplicemente effettuando check in nei posti più “estremi” della nazione.
Dal canto suo, il contest Fiestagram lanciato lo scorso ottobre da Ford ha visto 16 mila immagini caricate in base a precisi hashtag decisi dalla casa automobilistica che, a fronte dei premi messi in palio, durante le sei settimane di campagna, ha visto crescere di 120 mila unità il numero di fan su Facebook.
La strategia applicata da American Express per raggiungere il cliente mobile quando è più vicino è stata, invece, quella di far twittare l’hashtag dell’offerta locale dall’utente interessato a ottenere uno sconto sulla carta di credito al momento dell’acquisto, mentre per far promuovere il proprio brand ai clienti, Diesel ha portato il “like” di Facebook nel mondo fisico.
Tramite Qr Code, il capo selezionato appare, quindi, nella bacheca che l’utente possiede sul network creando un’interazione social guadagnata grazie a un apprezzamento nel mondo fisico che comporta anche il raggiungimento di punti fedeltà per ottenere nuovi sconti.