Strumenti e servizi per andare… all’estero

Internet a supporto delle imprese che intendono uscire dai propri confini territorialiEcco alcuni suggerimenti per sfruttare al meglio l’on linedal nostro Paese

Per chi già lavora con l’estero o ha intenzione di farlo, Internet può rivelarsi uno strumento, non solo utile, ma, per certi versi anche strategico. Bisogna, però, capirne i limiti e le reali potenzialità. Ne ha parlato Rita Bonucchi, esperta di marketing internazionale, presentando alcuni spunti di riflessione emersi durante un seminario promosso da CedCamera e intitolato “Gli strumenti e i servizi on line per le imprese che operano con l’estero”.
«Oltre alle fonti istituzionali a supporto delle aziende che operano con l’estero – spiega la Bonucchi – occorre avere delle conoscenze che permettano di farsi un’idea di dove si vuole andare e del perché.

Motivazioni
e azioni

Esiste un momento strategico durante il quale le aziende scelgono di andare all’estero, ma le motivazioni e, successivamente, le modalità con cui realizzare questo passo, dovrebbero poter essere valutate sulla base di un background di conoscenze al quale può contribuire lo strumento Internet». Secondo la Bonucchi, per esempio, gli ambiti di applicazione del Web e dell’internazionalizzazione riguardano Internet e la ricerca, Internet e la distribuzione, Internet e la comunicazione. Per quanto riguarda la ricerca, si tratta di un settore in cui «le aziende non sono, in genere molto forti» sostiene la manager.
«In questo ambito – spiega – si devono cercare informazioni di base, relative al territorio in cui si vuole andare a operare, analizzare il settore di riferimento facendo ricerche di tipo bibliografico, monitorando siti dei concorrenti, intervistando esperti». Ebbene, la Rete aiuta a reperire queste informazioni attraverso motori di ricerca, fonti quali studi di settore, tesi di laurea, pubblicazioni di associazioni di categoria, portali verticali, per citarne alcune.

«Bisogna, per esempio – prosegue Bonucchi -, riuscire a reperire ricerche già esistenti, identificando quelle di interesse e acquistando prodotti di ricerca o parti di esse». A tal proposito vengono citati alcuni siti che qui riproponiamo, quali www.databank.it (sito italiano) «dove, però – afferma Bonucchi -, le ricerche sono moto care. Interessante è il sito www.imrmall.com (americano) che propone anche la possibilità di acquistare parti di una ricerca a prezzi decisamente più abbordabili. E ancora www.dialog.com e www.internationalbusinessstrategies.com».

Ricerche, informazioni
e contatti

Ma Internet offre la possibilità di reperire anche le schede Paese che si distinguono in quelle in italiano destinate alle aziende italiane, in schede originate nel Paese oggetto dell’indagine e in schede di “terze parti” che non provengono né dall’Italia, né dal Paese oggetto dell’indagine. «Anche in questo caso si possono utilizzare motori di ricerca – specifica Bonucchi – immettendo nella parola chiave “scheda Paese”, oppure “doing business in…”, fino a utilizzare siti dell’Ocse, dell’Onu o della Cia». E poi il Web può essere anche sfruttato come intervistatore, tramite questionari e-mail e su pagine on line. Per quanto riguarda Internet e la distribuzione, l’on line può aiutare a selezionare i partner all’estero, migliorare i rapporti con i distributori, fare dell’e-commerce.

Dal punto di vista della comunicazione, infine, il Web contribuisce a presentare l’organizzazione all’estero, senza dimenticare che ogni azione che si intende svolgere deve essere calibrata secondo le dimensioni e gli obiettivi e secondo un preciso piano di marketing.

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