L’importanza della componente ritmica nella musica è sempre stata grande, ma negli ultimi anni ha raggiunto livelli impensabili sino a qualche tempo fa. Alla Steinberg ciò non è certamente sfuggito e la software house è intervenuta pesantemente introducendo LoopMash, Beat Designer e, finalmente, una batteria elettronica.
Fra queste aggiunte la più interessante e innovativa è sicuramente LoopMash: siamo davanti a un nuovo strumento virtuale, conseguenza della collaborazione con Yamaha, che consente di ottenere nuovi e imprevedibili groove miscelandone altri utilizzando un algoritmo di randomizzazione controllata.
Nella finestra principale del plug-in si possono caricare fino a otto loop audio di qualsivoglia natura e, agendo su appositi controlli, si modulano i criteri con cui viene creato il nuovo ritmo. LoopMash cerca di capire il ruolo musicale delle fettine audio di cui sono composti i loop e le permuta con slice di funzione simili provenienti dagli altri loop caricati. In questo modo si ottengono nuovi groove che sono figli del file di partenza ma che alternano suoni mutuati dagli altri loop.
Molto intelligentemente, non si è limitati all’uso di groove ritmici, ma si possono usare effetti sonori, accordi o linee melodiche e in questo modo si possono ottenere delle sonorità veramente interessanti e stimolanti sotto il punto di vista compositivo e dell’arrangiamento.
Beat Designer non è un VST Instrument vero e proprio, ma un plug-in MIDI che si presenta come una batteria elettronica con sequencer a step incorporato: insomma la classica ma quasi indispensabile drum machine. L’uso di un sequencer all’interno di un sequencer è una cosa che può far inizialmente sorridere, ma l’abitudine di molti musicisti a usare questa ormai consolidata maniera di programmare la batteria rende questo plug-in molto prezioso in certi tipi di produzioni. La disponibilità, poi, di molti pattern rende particolarmente agevole la creazione di tracce ritmiche.
Groove Agent ONE è un’altra batteria elettronica la cui interfaccia grafica è, però, assai diversa; è infatti strutturata per facilitare l’uso a chi è abituato a usare apparecchi hardware tipo MPC. Con questo termine identifichiamo una famiglia di drum machine che integrano sequencer e pad, figlie, nipoti e pronipoti della storica MPC 60, un prodotto frutto di AKAI e Roger Linn. Questa eredità è resa ancor più palese dalla compatibilità con i file MPC nativi!
È possibile l’editing dei campionamenti utilizzati e l’assegnazione di un file ai pad non è più complicato di un semplice drag&drop. Una perfetta integrazione con Cubase 5 consente poi di trascinare un file audio in GA1 per poterne identificare i transienti, tagliarlo a fettine e utilizzare i segmenti così ottenuti come suoni per i pad; oltretutto viene generato un file MIDI che sarà poi utilizzabile e editabile in una traccia di Cubase… praticamente una versione essenziale di ReCycle! Una cosa che invece lascia perplessi è la scelta del nome utilizzato, in quanto quello di Groove Agent è già impiegato per un plug-in storico di Steinberg che, seppur sempre di batteria, ha un funzionamento e finalità totalmente diverse.
Un’altra assenza importante era quella di un riverbero a convoluzione integrato. Con REVerence questa lacuna viene colmata; essendo questo un VST di terza generazione è possibile utilizzarlo in modalità surround a cinque canali reali, una vera prelibatezza per i sound designer. Questo plug-in consente l’importazione di risposte impulsive di terze parti oppure prevede di poter usare quelle create da noi.
Quelle descritte sono solo alcune fra le nuove funzioni introdotte con l’aggiornamento di Cubase, ma rendono davvero molto bene l’idea della mole di lavoro svolto per rendere questo storico software musicale sempre più all’avanguardia. La convivenza di un “peso massimo” come Yamaha con una software house relativamente piccola come Steinberg poteva far sorgere qualche preoccupazione in merito alle sorti di quest’ultima società, ma il tempo sta dando ragione a questa acquisizione, come dimostrano – tra le altre cose – gli interessanti plug-in che sono derivati dalle esperienze e dalle capacità delle due realtà.