Alla vigilia dell’apertura del Salone del Libro di Torino, Google apre in Italia il suo store di libri elettronici. Qualche migliaio i libri in italiano, grazie ad accordi con i principali editori. Complessivamente un catalogo di 2 milioni di libri.
Era uno dei lanci attesi.
Dopo il cambio non solo di nome ma anche di missione di Android Market, divenuto Google Play con l’obiettivo di offrire un’esperienza di entertainment più completa, libri, musica e film erano i tasselli ancora mancanti in tutti i mercati non anglofoni.
Uno di questi tasselli, nello specifico i libri, trova oggi il suo completamento in Italia, primo mercato in lingua diversa dall’inglese a offrire uno store di ebook strutturato e organizzato.
“Partiamo con un catalogo di migliaia di libri in italiano – spiega Chiara De Servi,strategic partner manager di Google Books – che diventano due milioni di libri se si aggiunge tutta l’offerta internazionale, al momento prevalentemente in lingua inglese”.
In fase di lancio, sono entrati nel catalogo Google Play editori quali Mondadori, Einaudi, Piemme, Sperling&Kupfer, Adelphi, Bompiani, Longanesi, Garzanti, Guanda, Feltrinelli, Giunti, Newton Compton, BaldiniCastoldiDalai, Saggiatore, Hoepli, DeAgostini, Il Sole 24 Ore.
Libri su Google Play è in sostanza un servizio in cloud che consente di acquistare e leggere libri in un’ottica multidevice.
”Non è necessario disporre di un dispositivo dedicato per leggere i libri acquistati sul nostro servizio – spiega ancora De Servi – , dal momento che i libri possono essere letti anche su pc, telefoni, tablet. Presto sarà disponibile anche per dispositivi iOs. Tutti gli acquisti vengono conservati uno spazio dedicato a ciascun account e risultano sempre accessibili e sincronizzati, indipendentemente dal punto di accesso”.
Questo significa che il sistema tiene traccia dell’attività dell’utente, riproponendo la lettura del libro a partire dal punto in cui la si era abbandonata la volta precedente, indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
Naturalmente il libro acquistato può essere caricato anche su un ereader, qualora il lettore ne possegga uno, e letto in modalità offline.
”Attualmente supportiamo oltre 80 modelli di lettore, mentre i libri vengono resi disponibili nei formati ePub e Pdf. Il numero dei dispositivi supportati è destinato ad aumentare, mano a mano che nuovi modelli verranno immessi in commercio”.
Il pagamento avviene attraverso Google Wallet: ciò significa che l’utente deve inserire una sola volta le sue credenziali per poi utilizzarle ogni volta che desidera effettuare un acquisto.
Nella libreria personale di ogni utente possono essere caricati anche i libri scaricati da Google Libri, il servizio che rende disponibili testi di pubblico dominio, mentre al momento non è prevista la possibilità di caricare i libri acquistati da altri servizi concorrenti.
Sul rapporto che le lega agli editori Google mantiene riserbo: non conferma né smentisce che anche in Italia sia stato applicato il modello di revenue share 70-30 in uso sul mercato americano.
Parimenti, sulle politiche di pricing l’azienda non si sbilancia: spetta comunque agli editori l’ultima parola.
Presente alla conferenza di presentazione del servizio, Sandra Furlan, Responsabile Sviluppo Web Libri Trade in Mondadori sottolinea come il servizio Libri su Google rappresenti una interessante novità in un mercato che ”se pure ancora caratterizzato da numeri piccoli, sta avendo grande impulso, soprattutto dopo l’arrivo in Italia dei player internazionali”.
Che ci sia fermento secondo Furlan è testimoniato dal fatto che nei primi tre mesi di quest’anno Mondadori abbia registrato più download sui suoi libri che in tutti i dodici mesi del 2011.
”Nelle prossime settimane renderemo gradualmente disponibili i primi blocchi del catalogo storico di Mondadori ancora non digitalizzato. Parliamo di autori come Proust o Hesse, ma anche autori contemporanei come Grisham, Fruttero o la Kinsella”.
Oltre ai cosiddetti libri ”fotocopia” che dunque riproducono in digitale lo stesso contenuto del cartaceo, Mondadori insieme a Sperling sta sperimentando anche nuove formule, con prodotti pensati nativamente pensati per il digitale, con un valore letterario comunque significativo, e proposti a prezzi allettanti per il lettore curioso: 0.99 e 1,99 euro.
Conferma i numeri ancora esigui Marcello Venere, di Rcs, ma sottolinea come ”la propensione all’innovazione e alla digitalizzazione sono incoraggianti”.
L’accordo con Google nasce dalla volontà di ampliare il più possibile il mercato.
”In questo caso, Google arricchisce il panorama potenziale in quanto separa nettamente il concetto di acquisto, consumo e gestione dal dispositivo di lettura fisico”.
In questo momento Rcs sta guardando con interesse al segmento dei libri per ragazzi, con proposte in elettronico che vadano oltre i classici.
”Lanciamo in questi giorni la trilogia di Paolini in un unico maxiebook, fruibile su qualunque dispositivo mobile”.
La possibilità di ampliare il raggio di azione è la molla che spinge anche Mauri Spagnol come spiega Marco Viviani, responsabile del settore ebook della casa editrice.
”Ci auguriamo che quanto farà Google, soprattutto l’apertura al mondo Android possa dare slancio alla vendita ebook e raggiungere nuovi lettori”.