I produttori di display a cristalli liquidi mettono le mani avanti e avvertono che un aumento dei costi di produzione dei monitor potrebbe portare, non solo a un incremento dei prezzi, ma a una carenza della disponibilità
Philips Consumer Electronics, ViewSonic e Samsung
Electronics America, lanciano l’allarme: nel corso del 2002, il mercato potrebbe
risentire della carenza di Lcd.
Le vendite dei monitor di questo tipo,
colpite anch’esse nel corso del 2001 da una crisi simile a quella che ha
investito i personal computer, sono in realtà tornate a crescere in maniera
esponenziale già dal terzo trimestre 2001. Un dato questo confermato da una
recente indagine a cura della statunitense DisplaySearch che ha evidenziato
come, nel terzo trimestre 2001, le vendite a livello mondiale di Lcd abbiano
registrato un incremento del 143% rispetto alla stesso trimestre dell’esercizio
precedente. La causa principale del boom, neanche a dirlo, è stata la rapida
erosione dei prezzi che non ha però portato a un aumento della produzione.
Insomma, a una crescita della domanda non è corrisposto un incremento
dell’offerta.
Stando agli analisti di Idc, il mercato si troverebbe di
fronte a un adeguamento ciclico della domanda, un fenomeno già verificatosi nel
1999 e che, secondo i produttori, porterà a un aumento dei prezzi degli schermi
a cristalli liquidi qualora dovesse registrarsi un incremento nel costo di
produzione. Basti, infatti, pensare che a un costo extra di produzione,
pari a 30-40 dollari, corrisponde un incremento di 55-60 dollari sul
prezzo finale del monitor commercializzato.
Un fenomeno questo, in verità,
già riscontrato da vendor come Philips che, per l’ultima parte di quest’anno, ha
già previsto una carenza nella disponibilità di monitor a 15”.