Sul Web si compra ancora poco

Eppure chi acquista online in Italia si dichira soddisfatto ed è fedele. Fra le motivazioni vince la convenienza economica

Lo scenario del commercio elettronico in Italia evidenzia un ritardo da colmare. Nella maggior parte dei casi, l’offerta di e-commerce è fatta da “dotcom”, cioè società nate sul Web e per il Web, mentre si riscontra una carenza generalizzata da parte dei produttori tradizionali. Ma certamente anche la domanda di commercio elettronico italiana deve crescere.
Questo è il messaggio emerso durante l’annuale appuntamento Netcomm e-Commerce Forum, evento organizzato dal Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, giunto quest’anno alla sua terza edizione e confortato dai dati e dalle analisi ei Gfk Eurisko, Nielsen Online e Università Bocconi.
Se ormai molti italiani (24,3 milioni a fine 2007, il 19% in più rispetto al 2006 secondo dati Nielsen) sono internauti abbastanza assidui trascorrendo sul mezzo circa 40 minuti al giorno, fra questi quelli che acquistano online sono pochi. Rispetto alla Francia con la quale pareggiamo quanto a utenti del Web, il valore del nostro commercio elettronico è pari a circa un terzo. È vero, chi compra una volta generalmente poi lo rifà, ma si riscontra una notevole di reticenza da parte dei potenziali consumatori, quelli che navigano, si informano ma poi non sfruttano il mezzo per la transazione economica.

Perché e come si compra online
Questa tendenza è bene evidenziata dai dati presentati da Nielesn Online, secondo cui in Italia il Web è utilizzato soprattutto come luogo per raccogliere informazioni, diventando un elemento sempre più importante nel processo di acquisto. Si tratta della cosiddetta voce “info-commerce”, che stando a Nielsen raccoglie il consenso di 16,4 milioni di utenti (dati dicembre 2007). Ma il problema è che chi compra non è nemmeno il 10% di questa cifra (1,6 milioni).
Eppure chi acquista su Internet si dichiara estremamente soddisfatto. Secondo le indagini effettuate da Netcomm e Gfk Eurisko, basate su interviste personali a utenti Web rappresentativi, il 92% degli acquirenti ripete l’esperienza e praticamente la totalità degli internauti esprime a proposito un giudizio del tutto soddisfacente.
La ricerca mette anche in evidenza come l’utente arrivi in all’acquisto molto preparato, conoscendo nel 53% dei casi tutto sul prodotto. Gli acquisti sono in genere molto ripetitivi, sia per quanto riguarda la tipologia di prodotto (70% dei casi) sia per i siti utilizzati (sempre gli stessi nel 40% dei casi). Ben il 97% di chi compra, inoltre, ha già preso una decisione in precedenza e nel 38% dei casi l’operazione avviene su siti di vendita specializzati, seguiti dai siti dei produttori (21%) e dalle piattaforme di e-commerce (21%).
Quanto alle ragioni che spingono a comprare sul Web vince il prezzo migliore (22% delle risposte), seguito dalla comodità (17%). Le fonti che indirizzano l’acquisto, infine, sono nell’82% dei casi i motori di ricerca, nel 41% il sito del produttore, nel 28% i siti di commercio elettronico e quelli specializzati. Ma conta ancora moltissimo un vecchio fattore tradizionale: il passaparola.

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