Ennesimo diniego (motivato) alla richiesta di partecipazione all’organizzazione creata da Ibm per lo sviluppo di un framework opensource.
4 dicembre 2003
Sun ha deciso di non aderire al progetto Eclipse, il consorzio per la creazione di un framework di sviluppo per applicazioni open source.
Lo ha comunicato per bocca del direttore delle piattaforme di sviluppo, Rich Green, che ha evidenziato come la sua società si senta attualmente in mezzo a un guado, tirata per la giacchetta da una parte da Ibm, prima promotrice del consorzio e, dall’altra dai proponenti il framework NetBeans.
Il risultato della duplice azione, secondo Sun, è una frammentazione dello scenario dello sviluppo per Java enteprise, nel quale si inseriscono ora anche i propri tool facenti parte del progetto Rave.
Sun, che nel frattempo ha dato il proprio supporto a NetBeans 3.6 e 4.0 (comprensivo di J2Ee 1.4, Java Developer Kit 1.5, Tomcat 5.0) non perdona, evidentemente a Ibm “l’intrusione” su un campo che sentiva proprio e nemmeno intende ancora passare sopra a questioni di stile: lo “sgarbo” fatto da Big Blue appellando il progetto per il framework con un termine sottendente l’oscuramento del sole.
Di fatto c’è che Eclipse, che è stato costruito con lo Standard Widget Toolkit for Java, punta a WebSphere Studio come ambiente primario di destinazione. Il tutto mentre a Sun piacerebbe che il terreno di incontro fosse il codice sorgente e non l’Ide, come conferma l’iniziativa per un repository di metadati per indicizzare codici e progetti, conforme alle direttive dell’Omg (Object Management Group).
Va anche ricordato che la società sta supportando la specifica Jsr 198 del Java Community Process (Jcp), sottendente l’interoperabilità dei plug-in fra ambienti di sviluppo Eclipse e non-Eclipse.
Comunque sia, la risposta agli inviti ad assistere “all’eclissi”, è no.