Sun ha in mente il database open

Dal management della società emerge un chiaro interesse per le piattaforme di gestione dei dati aperte. Partnership in arrivo?

Il database fa capolino dei discorsi di Sun. Un riferimento diretto, seppur provocatorio, è arrivato dal Ceo Scott McNealy, che ha sfoderato un fantomatico “Sun Db” nella lista di database esistenti.


Ma non solo. La conferma, parziale, della nuova direzione strategica individuata dalla società è arrivata infatti dal presidente Jonathan Schwartz, che ha spiegato come il database potrebbe rivelarsi il mezzo giusto per sfruttare appieno le opportunità messe sul banco dal software open source.


Il discorso, va precisato, era centrato proprio sulle opportunità per gli sviluppatori e per la comunità degli utenti derivanti dall’open source, e considerava, accanto al database, altri ambiti di possibile coinvolgimento, tra cui quello del middleware.


Forse perché le strategie di apertura di Sun sono già palesi da tempo, grazie al coinvolgimento di Solaris 10, il riferimento al database opensource ha attirato le attenzioni degli osservatori più di ogni altra cosa, scatenando tutte le valutazioni del caso.


In gioco c’è la partnership di Sun con il re dei database, Oracle, che potrebbe così trovare nella società di Santa Clara un nuovo competitor su questo fronte. Qualche osservatore ricorda, tra l’altro, i recenti attriti tra i vertici dei due colossi, come quello riguardante le modalità di pricing del software previste per i processori dual core, che Oracle “si ostina” a voler considerare come due chip effettivi, raddoppiando in pratica i costi per l’utente finale.


Tornando al database, scartata l’ipotesi di uno sviluppo interno e accantonata anche quella dell’acquisizione mirata, l’eventualità più probabile paventata dagli analisti sembra quella della partnership.


Qui potrebbero entrare in gioco Ca, con la piattaforma Ingres, recentemente “aperta” al mercato, oppure quei db open “puri” che rispondono al nome di MySql e PostgreSql. Ma si tratta di pure illazioni, dato che, a parte il supporto di Solaris, di mosse concrete ancora non c’è traccia.

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