Sun: l’appliance open è il futuro

La realizzazione del sistema Storage 7000 Unified Storage Systems è il risultato di anni di sviluppo tecnologico che Sun ha condotto sul proprio software (Solaris, Zfs), per creare una piattaforma che fosse la base per soluzioni storage affidabili. Il …

La realizzazione del sistema Storage 7000 Unified Storage Systems è il risultato di anni di sviluppo tecnologico che Sun ha condotto sul proprio software (Solaris, Zfs), per creare una piattaforma che fosse la base per soluzioni storage affidabili. Il sistema 7000 è un’appliance frutto del connubio tra componenti hardware standard e software aperti. Ne parliamo con Raymond Austin, Group Marketing manager Open Storage Products di Sun.

Quali sono i vantaggi, tecnici ed economici, che offrono le memorie Ssd?

«Le memorie Ssd di classe enterprise accelerano le performance applicative (Iops, throughput) se paragonate agli hard disk tradizionali, consumando assai meno corrente, 2,5 Watt per Ssd rispetto ai 12, 15 Watt per hard disk. E offrono un rapporto prezzo/prestazioni sensibilmente più favorevole, di 0,04 dollari/Iop contro 1,4 dollari/Iop. Le nuove memorie Ssd di classe enterprise forniscono un maggiore intervallo tra due guasti che varia tra 1 e 3 milioni di ore, e un ciclo d’impiego del 100% in un periodo di 24x7x3 anni rispetto agli hard disk tradizionali, senza parti in movimento. Nonostante il costo per Gb delle memorie Ssd (da 20 a 40/Gb) sia ancora più elevato rispetto agli hard disk, la riduzione annuale del prezzo sarà probabilmente superiore rispetto a questi ultimi. Riguardo al dibattito se le memorie Ssd soppianteranno gli hard disk tradizionali, Sun ritiene che negli anni a venire ci sarà ancora un ruolo per gli hard disk nella gerarchia storage».

Come coesistono le nuove appliance con lo storage esistente?

«L’appliance 7000 utilizza Jbod scalabili ad alta capacità. Nel prossimo futuro Sun introdurrà una funzione che porrà l’appliance nella condizione di fungere da gateway e sfruttare le architetture San esistenti».

Facilità di gestione: in concreto cosa comporta?

«Avere storage facile da gestire significa elevata semplicità di installazione, configurazione, implementazione e regolazione per performance ottimali. Oggi un amministratore storage dedica circa il 35% del proprio tempo al troubleshooting dei sistemi o all’ottimizzazione delle performance. Con l’appliance 7000 il valore decresce grazie a un’interfaccia utente più semplice e a strumenti come Dtrace Analytics, che permette di diagnosticare e correggere i problemi in anticipo».

Come cambia la scalabilità delle piattaforme e le performance?

«Grazie alla tecnologia Hybrid Storage Pool (Hsp) incorporata nell’appliance 7000, le performance scalano con l’aumentare dei dispositivi Ssd/Flash all’interno del sistema mentre per i dati a bassa frequenza di accesso sono aggiunti ulteriori hard disk. I dati letti più spesso sono caricati in cache locali da parte della tecnologia Hsp all’interno di unità Ssd ottimizzate in lettura o in scrittura, in maniera completamente trasparente e automatica. Ne conseguono performance superiori e una riduzione dei consumi di energia».

Come si rapporta l’open storage al cloud computing?

«Con la tecnologia Hsp, l’approccio open è in grado di scalare dinamicamente per supportare i requisiti più complessi dell’infrastruttura cloud, dalla capacità storage impiegabile alle performance e alla connettività. Grazie al tool Dtrace Analytics, i provider inoltre possono beneficiare di un controllo e di un’efficienze senza precedenti nell’assicurare performance ottimali all’infrastruttura cloud».

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