Come ampiamente anticipato, la casa californiana ha presentato la nuova major release del proprio sistema operativo Unix, che contiene altri applicativi, curiosamente in linea con quanto ci ha abituato a fare l’odiata rivale Microsoft.
Rispettando la sua tabella di marcia, Sun Microsystems mercoledì ha rilasciato Solaris 9, definendo la nuova release del prodotto non più come un “sistema operativo” ma piuttosto come un “ambiente operativo” (Oe) in grado di funzionare anche come application server. Le caratteristiche principali di Solaris 9, presentate dal futuro ex-presidente e Coo di Sun Ed Zander, sono rappresentate da una serie di tecnologie integrate per la realizzazione dei Web services da parte dei solution provider. Sono compresi per esempio un application server compatibile con la versione 1.3 di J2ee, il Sun One Application Server 7, Platform Edition; il Sun One Directory Server. Il sistema supporta Xml, incluse le Java Api for Xml parsing, le Api for Xml messaging e registries, nonché Soap 2.2.
Zander ha sottolineato la originalità dell’offerta («questo non è un sistema operativo, è qualcosa di completamente diverso»), precisando che per Sun si tratta di una importante pietra miliare, come per il lancio di Solaris dieci anni fa. I problemi potrebbero ricadere sugli attuali sviluppatori di piattaforme orientate ai Web services in linguaggio Java. La più colpita potrebbe essere proprio Bea Systems, tra i maggiori partner di Sun, che installa la maggior parte dei server J2ee WebLogic proprio su ambiente Solaris e su hardware Sun. Ma John Kiger, responsabile marketing di Bea, ha dichiarato che la sua azienda e Sun continueranno ad avere ottimi rapporti. Il primo obiettivo di Sun è quello di vendere nuovo hardware e le vendite di WebLogic danno un sostanziale contributo.