La società di ricerca e consulenza Gartner ha pubblicato i risultati della sua classifica annuale Supply Chain Top 25.
Come indica chiaramente il titolo, questa classifica ha lo scopo di identificare le aziende leader della supply chain, nonché di porre in evidenza le loro best practice.
Nell’annunciare la Top 25 di quest’anno Mike Griswold, vice president, analyst di Gartner, ha sottolineato come il 2019 sia il 15° anno consecutivo che la società di analisi pubblica la Supply Chain Top 25. La classifica vede quest’anno l’ingresso di due nuovi arrivati, uno dal retail e uno dai settori chimici.
Colgate-Palmolive si è posizionata al primo posto nella classifica per la prima volta, seguita da Inditex, Nestlé, PepsiCo e Cisco.
La società cinese di e-commerce Alibaba e la società chimica olandese Akzo Nobel hanno conquistato per la prima volta una posizione nella Supply Chain Top 25, rispettivamente al tredicesimo e ventiquattresimo posto.
Dopo sette anni consecutivi nella top five della Supply Chain Top 25, Unilever si è unita a Apple, P&G, Amazon e McDonald’s nella categoria ”Masters”, che Gartner ha introdotto nel 2015 come riconoscimento per una leadership sostenuta nel corso degli ultimi 10 anni.
Gli analisti di Gartner hanno messo in evidenza tre tendenze chiave che emergono quest’anno tra i leader della supply chain, che stanno accelerando le loro capacità, separandoli ulteriormente dal resto del “gruppo”.
Tre tendenze chiave nella supply chain
Il primo trend chiave è nella personalizzazione su larga scala. Migliorare l’esperienza del cliente, con una maggiore attenzione alla personalizzazione, è una priorità assoluta per ogni azienda. La personalizzazione su larga scala, tuttavia, è un elemento chiave di differenziazione per le aziende più avanzate.
La personalizzazione su vasta scala, sottolinea Griswold, richiede un sufficiente livello di agilità, flessibilità nella supply chain e capacità tecnologiche di base, per poter essere realizzata. Le aziende leader nella Supply Chain Top 25 hanno trovato il giusto equilibrio.
Laddove si dà valore alla personalizzazione, queste aziende acquisiscono digitalmente le esigenze dei clienti, convertono in modo flessibile i progetti in confezioni e prodotti fisici e li fanno arrivare rapidamente nelle mani dei clienti. Laddove la varietà del portafoglio di prodotti standard è sufficiente, sono spietate nel mantenere solo i migliori performer.
Sfruttare gli ecosistemi è il secondo trend chiave. Dal momento che i leader della supply chain affrontano nuove sfide, come promuovere il talento locale per le competenze più avanzate e ridurre la produzione di rifiuti plastici e dell’inquinamento degli oceani, dovranno concentrarsi sulla cooperazione con un ecosistema di partner esterni che sarà la chiave per affrontare problemi di questa portata. Questo cambiamento di prospettiva e approccio è parte di un più ampio cambiamento delle aziende leader, nel gestire organizzazioni di supply chain più purpose-driven.
Il terzo trend chiave è rappresentato dalle strategie digitali business-led. Negli ultimi cinque anni, un’ondata di automazione e arricchimento tecnologico si è diffusa velocemente tra le supply chain aziendali. Le aziende che si collocano ai primi posti nella Supply Chain Top 25 tendono a essere gli early adopter di nuovi concetti e tecnologie di business. Per quelle che sono più indietro nel loro percorso di supply chain digitale, si sta verificando un ritorno al concetto fondamentale di trasformazione digitale business-led.
Griswold evidenzia che questi leader della supply chain si concentrano su iniziative che comprendono e facciano emergere le esigenze dei clienti e la performance operativa necessaria per sostenerle. E da tali requisiti tornano indietro al processo e alle trasformazioni tecnologiche che li abiliteranno. Tuttavia, avverte ancora Griswold, è da tenere presente che le innovazioni trasformative non sempre si convertono tempestivamente in un ritorno sull’investimento (ROI) immediato. Spesso, è l’ottimizzazione che tende a fornire un ROI più immediato.
Maggiori informazioni e classifica completa della Top 25 sono disponibili sul sito Gartner, a questo link.
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