Svelato da Intel il nuovo chip Itanium 2

Annunciato ufficialmente il processore che dovrebbe realmente concretizzare l’intenzione di Intel di penetrare nel mondo dei server enterprise. Due le frequenze di clock disponibili, a 900 MHz e 1 GHz. Allineati i vendor di sistemi, con la sola, già anticipata assenza di Dell.

Con un ritardo di sei mesi sulla tabella di marcia arriva “McKinley” Itanium 2, il processore che potrebbe portare Intel Corp. a dominare il mercato dei processori per server di livello midrange ed enterprise.
Intel non nasconde la propria strategia: l’intenzione è quella di spingere i produttori di server fuori dal business della progettazione e fabbricazione dei chip, in modo da portarli a sviluppare architetture e sistemi operativi basati su Itanium.
L’architettura Intel, che non è interamente sotto il controllo della società ma viene sviluppata anche da parecchi vendor e produttori di server, è stata introdotta nel settore delle macchine 16-way e oltre da Unisys, Ibm, Nec e Bull; altri, come Hewlett-Packard, stanno sviluppando i propri server high-end usando processori Pentium 4 Xeon e Itanium. Tutti i maggiori vendor stanno quindi contribuendo a fare di Intel il dominatore di una fetta di mercato, del valore di 24 miliardi di dollari, attualmente controllata da prodotti RISC/Unix e macchine proprietarie; se l’azienda riuscirà a migliorare il prodotto Itanium in modo da renderlo più economico dell’equivalente Risc/Unix, avrà ottime possibilità di successo. Al momento i vendor preferiscono tenere il piede in due scarpe: c’è troppo da guadagnare vendendo prodotti Risc/Unix e c’è troppo da perdere non cavalcando subito l’onda Itanium. Solo Dell ha evitato di annunciare prodotti o progetti relazionati con Itanium 2.

I processori saranno disponibili in tre differenti configurazioni. La versione 900MHz con 1.5MB di cache L3 on-chip costerà 1338 dollari, mentre per quella a 1GHz con 1.5MB di L3 il prezzo è di 2247 dollari. La versione a 1GHz con 3MB di L3 costa 4226 dollari, ovvero qualcosa in meno dell’equivalente prodotto RISC/Unix; con l’aumento della produzione e della velocità di clock di questi processori, Intel dovrebbe essere in grado di diminuire i prezzi in modo considerevole e molto rapidamente.

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