In arrivo uno sconto governativo per l’acquisto di apparecchi Tv con sintonizzatore digitale integrato
Quasi 4000 visitatori provenienti da 12 nazioni diverse, 120 sponsor ed espositori, 55 tra associazioni e media partner italiani e stranieri, più di 200 relatori internazionali, 41 conferenze specializzate. Sono solo alcune cifre relative alla terza edizione del BBF (Broadband Business Forum) e del VON (Video On the Net) Europe/release autunnale 2007. Eventi, per molti versi sinergici tra loro, che si sono svolti in co-location, il 26 e 27 settembre scorsi, nell’ambito delle enormi ed eleganti strutture del Marriott Park Hotel di Roma.
I temi dei convegni
In particolare, il BBF si proponeva di passare in rassegna e mettere in luce tutte le più avanzate soluzioni digitali – a cominciare dall’universo del “WiMax & dintorni” – capaci di rendere possibile il superamento del Digital Divide, così da poter favorire anche lo sviluppo di grandi e piccoli agglomerati urbani attraverso il cosiddetto “Municipal Wireless”. Il VON, invece, ha visto tutti i maggiori player delle TLC italiane, europee e mediterranee affrontare tematiche cruciali, come quelle riguardanti l’approccio VoIP per le imprese ma anche per l’utenza consumer. A tal proposito, nel corso della due giorni congressuale capitolina, abbiamo potuto apprendere che un sondaggio telefonico – effettuato nel luglio 2007 su un campione di 800 italiani di età compresa tra i 18 e i 64 anni – ha rivelato che il 53% degli intervistati non ha mai sentito parlare di tecnologia VoIP, la quale viene utilizzata (in modo regolare o saltuario) solo dal 6% del campione.
VoIP, convincenti prospettive
Provvediamo subito a colmare questa lacuna informativa, specificando che la tecnologia VoIP permette di effettuare una chiamata telefonica su connessione Internet, o su un’altra rete dedicata, utilizzando un protocollo di trasmissione IP. In questo modo, viene by-passata la rete telefonica tradizionale e vengono eliminate le relative centrali di commutazione, ottenendo vantaggi quali: minore costo per chiamata, specialmente su lunghe distanze (il guadagno viene stimato in media nell’ordine del 30%); funzionalità avanzate; alta tutela della privacy; future modifiche non soggette a sostituzione dell’hardware.
Nelle capaci hall espositive del Marriott Park Hotel numerosissime aziende presentavano sistemi di vario tipo dedicati alla “voce su IP” o anche alla “voce/dati/Tv su IP” (approccio Triple Play). A puro titolo di esempio, citiamo tra queste aziende: Alcatel-Lucent, impegnata in un progetto IP-medicale portato avanti in collaborazione con la Clinica Pediatrica Macedonio Melloni, dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano; Nokia e Cisco, unite in tandem per lo sviluppo di tecnologie informatiche per piccole, medie e grandi imprese; Motorola, in campo con l’approccio MOTOwi4, basato su una gamma di “release” complementari che permettono la fornitura e la gestione di connessione a banda larga senza fili ovunque e in ogni momento, in modo virtuale. Non mancavano, inoltre, Pirelli (il marchio sinonimo di gomme era presente con una serie di flessibili e innovative soluzioni per il broadband); Visiant, una società italiana leader nell’offerta completa di sistemi e servizi ICT (lo stand di Visiant veniva pubblicizzato da tre originali… “video-boys” che giravano in lungo e in largo per i saloni dell’Hotel); Thomson, brand che stupiva tutti, non con… effetti speciali, bensì con una reale e molto accattivante soluzione IP Triple Play fixed/mobile, integrante voce, dati e televisione interattiva.
Il tema del Wimax
Venendo ora alla manifestazione parallela Broadband Business Forum, sottolineiamo subito che questa è stata aperta da un “intrigante” panel di discussione, partecipato da importanti operatori del settore. Alcuni di questi hanno lamentato la mancata emanazione da parte del Governo del bando relativo al WiMax (emanazione attesa invano per oltre un anno), gap che ha posto l’Italia tra le ultimissime nazioni europee a non aver ancora liberato le necessarie, relative frequenza. Paolo Gentiloni, titolare del Ministero Comunicazioni, ha però rassicurato l’uditorio sull’imminenza del lancio di questo bando, che – finalmente – è stato poi effettivamente emanato l’11 ottobre scorso. Luigi Vimercati, sottosegretario alle Comunicazioni, ha da parte sua confermato l’impegno del Governo nel portare la banda larga in tutto il Paese entro il 2011. «L’obiettivo – ha affermato Vimercati – è di allineare la realtà italiana a quella dei Paesi più evoluti dell’Unione Europea e del resto del mondo, colmando il divario digitale che da noi interessa 6 milioni di cittadini (il 12% della popolazione), divario che è presente perfino in regioni “insospettabili” come la Lombardia». La tecnologia che in Italia offrirà supporto al WiMax dovrebbe essere con ogni probabilità quella basata sullo standard IEEE 802.16-e/2005 (più semplicemente noto come “Rev. E”), in luogo di quella utilizzante lo standard IEEE 802.16-d/2004, detto altresì “Rev. D”. “Rev. D” riesce a gestire soltanto le applicazioni WiMax fisse, mentre “Rev. E” si dimostra in grado di sovrintendere anche al WiMax in mobilità. Inoltre, come ha evidenziato Massimo Sangiovanni, di Motorola, “Rev E” sarà capace di assicurare costi globalmente inferiori, dal momento che la penetrazione di questo standard a livello mondiale si annuncia sicuramente elevata, e pertanto il volume farà inevitabilmente diminuire i prezzi.
Novità in arrivo per il digitale terrestre
Segnaliamo, a questo punto, alcune “ghiotte” novità – riguardanti però la televisione digitale terrestre – di cui ci ha messi al corrente sempre Paolo Gentiloni, nel corso del panel di cui sopra. Le novità sono le seguenti:
Il Governo ha deciso uno sconto fiscale del 20% per l’acquisto di apparecchi Tv con sintonizzatore digitale integrato. Lo sconto (valevole, per il momento, solo fino al il 31 dicembre 2007) sarà applicato a spese di un valore massimo di 1000 euro, e per apparecchiature specifiche ricomprese in un elenco fornito dal Ministero Comunicazioni, rispondenti al principio della “neutralità tecnologica”, come richiesto dalla UE. Confermata, invece, la data per lo switch-off analogico televisivo, che rimane improrogabilmente fissata per il 2012. Per favorire lo stesso switch-off, il termine ultimo entro il quale i negozianti del nostro Paese potranno ancora commercializzare apparecchi Tv analogici resta quello di giugno 2009.
Nel 2009 lo switch-off in Piemonte
Piero De Chiara, Presidente dell’associazione DGTVi, nel mettere al corrente la platea che la Regione Piemonte sta per annunciare lo spegnimento anticipato dell’analogico entro il 2009, si è detto estremamente soddisfatto per la norma che, tra un anno e mezzo, metterà fine alla vendita dei tradizionali televisori in Italia. «Si tratta – ha aggiunto De Chiara – di una significativa evoluzione, grazie alla quale, entro dicembre 2011, le famiglie italiane potranno contare su un parco costituito da almeno 15 milioni di apparati Tv con decoder integrati, più ancora 10 milioni di set-top-box esterni. A mio avviso, ci troviamo di fronte a un’autentica “svolta digitale”, che riuscirà a far volare davvero alla grande la DTT firmata Italia».