In Italia il comparto ha messo a segno nel secondo trimestre 2010 un + 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
L’elettronica di consumo italiana consolida la sua ripresa: secondo quanto segnala il rapporto di GfK Retail and Technology relativo al 2° trimestre 2010, il mercato italiano dei Technical consumer good ha messo a segno un +6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per un giro d’affari pari a 4.696 milioni di euro. La crescita del mercato è da ricondurre principalmente all’elettronica di consumo, grazie agli effetti dello switch-off in corso sul territorio nazionale ma anche all’ottima performance dei grandi elettrodomestici, interessati dagli incentivi statali.
L’impatto dello switch-off
Più nel dettaglio l’elettronica di consumo si conferma anche nel secondo trimestre il settore trainante del mercato dei durevoli, sviluppando un giro d’affari di 1.304 milioni di euro, per un trend del +23,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. In realtà gli unici prodotti che contribuiscono alla crescita di questo segmento sono i Tv Lcd ed i Set top boxes, che beneficiano dello switch-over di Lombardia, Piemonte orientale e delle provincie di Parma e Piacenza. Al passaggio al segnale digitale si somma anche l’effetto positivo delle iniziative promozionali legate ai mondiali di calcio.
Bene fotografia e grandi elettrodomestici
Anche la fotografia mostra segnali incoraggianti: dopo un 2009 e un primo trimestre 2010 negativi, il settore , che vale 181 milioni di euro, mostra un trend positivo del +9,9%. Sia compatte che reflex hanno infatti beneficiato delle iniziative promozionali delle maggiori insegne. Ma la svolta più importante del secondo trimestre del 2010 è stata la netta ripresa dei grandi elettrodomestici, che hanno registrato un apprezzabile +7,6% con un giro d’affari di 1.028 milioni di euro. Il consuntivo dell’ultimo trimestre è influenzato dal sostegno degli incentivi statali partiti proprio nel mese di aprile, che hanno determinato un boom delle vendite soprattutto per le lavastoviglie, il prodotto che più ha beneficiato di questa operazione, grazie al duplice apporto degli incentivi diretti (elettrodomestici acquistati singolarmente) e indiretti (veicolati dall’acquisto di una cucina). I piccoli elettrodomestici al contrario, dopo la flessione del 2009 e un ritorno in territorio positivo nel primo trimestre del 2010, devono fare i conti con un risultato negativi (-3,4%) nell’ultimo trimestre, pur con dinamiche molto eterogenee tra i diversi prodotti.
Male l’informatica
Segno meno anche per il comparto Informatica, che chiude il secondo trimestre 2010 con un fatturato di 727 milioni di euro e una variazione negativa del 5,1% rispetto allo stesso periodo 2009. Il calo della domanda di Pc è stato determinato soprattutto dalla flessione dei notebook, mentre i pc desktop sono cresciuti a valore grazie alla crescente domanda di All in One Pc con monitor integrato. Stabile il mercato dell’archiviazione dati, grazie all’offerta di hard disk drive con capacità sempre più elevata a prezzi convenienti. Il mercato dei prodotti networking gode invece di buona salute grazie allo sviluppo della comunicazione wi-fi per il collegamento a internet.
Corrono gli smartphone
Male anche il settore della telefonia (-6,7%), nonostante il fenomeno smartphone, che hanno confermato il trend positivo a tre cifre del trimestre precedente. La quasi totalità di smartphone venduti ha al suo interno un ricevitore Gps. Positive invece le vendite del settore Office equipment, che chiude il secondo trimestre 2010 con un giro d’affari di 424 milioni di euro e un trend del +6,5%. Fra i prodotti che più hanno determinato questa crescita ci sono le stampanti multifunzione, le cui vendite hanno da tempo superato quelle delle stampanti tradizionali e che, nonostante una tendenza negativa a volume, continuano ad aumentare a valore con trend a doppia cifra. Il merito è soprattutto della tecnologia laser che si posiziona su un prezzo medio sensibilmente più alto rispetto alla classica tecnologia inkjet.