Symantec: gli endpoint nel virtuale vanno protetti insieme

1 Marzo 2011

Si approssima Endpoint Protection 12, soluzione che fa uso della cloud based community per ampliare le possibilità di controllo.

Symantec ha annunciato la nuova versione di Symantec Endpoint Protection. Disponibile ora in versione beta, arricchita con caratteristiche per la protezione di ambienti virtuali e potenziata con la tecnologia di Insight, sviluppata sulla community e sulla cloud-based reputation, Symantec Endpoint Protection 12 è stata progettata per rilevare e bloccare le più nuove e sofisticate minacce molto più velocemente e con maggiore precisione rispetto a tutti gli altri prodotti di sicurezza.

La soluzione blocca le nuove minacce che sfuggono al controllo delle soluzioni di sicurezza tradizionali, basate sulle signature e sui motori euristici, comportamentali e Hips-based.
Tutti gli strumenti di sicurezza si basano sulla reputazione e usano il database online di Insight per identificare e bloccare gli attacchi malevoli.

La soluzione si avvale dell’intelligence della cloud based community per ridurre i tempi complessivi di scansione dei virus di almeno il 70% grazie all’utilizzo di Symantec Insight, per identificare in automatico i file che hanno una buona reputazione.

Si riduce così il numero di scansioni e le stesse sono più rapide. Il nuovo sistema di scanning compatibile con Insight è stato studiato per svolgere la maggior parte delle scansioni durante i momenti di inattività del computer.

Symantec Endpoint Protection 12 propone la difesa completa contro tutti i tipi di attacchi ed è studiato per prestazioni ottimizzate sui sistemi virtuali. Fornisce una whitelist, conserva una cache locale di Insight, esegue scansioni random e identifica e gestisce i client virtuali in automatico.

Attualmente, Symantec Endpoint Protection 12 è disponibile solo in versione beta su richiesta e quella pubblica sarà disponibile ad aprile 2011.
La versione definitiva sarà disponibile nel corso dell’anno.