Dal Cpm al nuovo Tagetik 3.0 Enabled by Microsoft SharePoint 2010, fino al disclosure management. Questi e molti altri i temi della user conference mondiale che il fornitore toscano ha organizzato a Lucca.
Una due giorni a Lucca per parlare di Collaborative performance management. A braccetto con i vertici statunitensi di Microsoft, «trasformatasi da competitor a special partner», l’italiana Tagetik ne ha fatta di strada. A dirlo sono i numeri snocciolati da Manuel Vellutini, Chief operating officer dell’azienda toscana avvezza a parlare la lingua di responsabili finanziari e It manager. «Cinque anni fa, eravamo 86, tutti italiani e riuniti davanti a una platea che non prevedeva partner – è il commento -. Nel 2007, dei quasi 190 partecipanti alla prima conferenza presso il Real Collegio di Lucca, mancavano i clienti, ma l’internazionalizzazione era testimoniata da 22 presenze extra nazionali».
Ebbene, fra ieri e oggi, alla quarta user conference Tagetik, il parterre riunito nella solenne cornice dell’Auditorium San Romano, ha superato quota 400 presenti, di cui, oltre la metà, arrivano dall’estero, Stati Uniti compresi. «Non solo partner, ma anche una sessantina di clienti internazionali» precisa Vellutini che anticipa così l’ascesa di una “piccola azienda” che, dal 1986 a oggi, ha continuato a investire crescendo fino a presidiare 13 Paesi e totalizzando oltre 400 clienti nei settori più disparati.
Risultati ottenuti tutt’altro che in punta di piedi, considerato che fra le new entry a portafoglio l’azienda ha citato Sncf (si legga Tgv Europe), soffiata sotto il naso a Oracle e Sap per la gestione dello strategic planning.
Ma non solo. Panalpina, Rcs, Gruppo Keller sono solo alcune delle 45 nuove referenze acquisite dall’inizio di quest’anno da Tagetik e che hanno optato per l’expertice della realtà toscana affidandole i processi inerenti operation budgeting e financial consolidation. Il segreto? Per Vellutini si riassume nel «fornire soluzioni di gestione delle performance aziendali collegando le persone ai processi al fine di rendere più economica e tempestiva la gestione dell’organizzazione che, anche in termini di compliance, deve poter consolidare al proprio interno la cultura della collaborazione».
La strada per riuscirci passa da Tagetik 3.0 Enabled by Microsoft SharePoint 2010, che non sfrutta solo la dorsale rappresentata da Sql Server 2008 R2, ma grazie al programma di adozione tecnologica promosso da Microsoft e in cui Tagetik è stata chiamata a partecipare, ha in sé anche le componenti di Business intelligence e Office 2010. Con ciò, come spiega Marco Pierallini, figlio del padrone di casa Pierluigi, nonché Chief development officer di Tagetik, la vision aziendale si spinge ben oltre, «visti gli investimenti che, in ambito Azure, Microsoft sta facendo per portare in modalità cloud computing lo sviluppo di software e applicazioni erogabili come servizio».
Nella soluzione Tagetik 3.0 è poi compresa anche la parte di Collaborative disclosure management realizzata attraverso un tool implementabile per strutturate informazioni Word, Office ed Excel totalmente destrutturate attraverso la migrazione di tutti i dati aziendali all’interno dell’applicazione, al fine di rendere snello, affidabile, ripetibile e meno soggetto a errori, l’intero processo. «Realmente innovativa – spiega Pierallini junior – è possibilità di utilizzare questo nuovo modulo di Tagetik 3.0 anche sovrapponendolo sui sistemi per la gestione finanziaria proposti da competitor come Sap o Hyperion».
Così, fra un nuovo modulo per il controllo dei costi che Vellutini assicura «particolarmente apprezzato dalle aziende del manifatturiero», fra funzioni studiate per supportare processi di controllo «in fase di live all’interno di realtà come Grand Marnier», fra un’area applicativa presso la quale sono state riassunte compliance, governance e controllo del rischio e un new connector che permette di sfruttare la tecnologia Microsoft Dynamics esportando i dati prodotti direttamente nel database Tagetik, il software vendor di Lucca ne ha messe di frecce all’arco dei partner, chiamati ora a portare con rinnovata verve la sua collaborative vision sul mercato.
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