Per il momento nel mondo Mac la comodità e la sicurezza dell’identificazione attraverso impronte digitali sono prerogativa dei MacBook Pro con Touch Bar: è qui che Apple ha inserito il sensore Touch ID e da qui difficilmente lo sposterà. Ma davvero non esiste la possibilità di soluzioni alternative? Sì e no. Vediamo perché.
La posizione ufficiale di Apple è che l’integrazione “totale” nella Touch Bar è necessaria per ragioni di sicurezza. La Touch Bar è un elemento con un elevato tasso di autonomia (di fatto è una specie di Watch integrato nel Mac), conserva le informazioni biometriche proteggendole con la cifratura e le scambia con macOS sono nei modi e nei limiti necessari.
Portare all’esterno Touch ID potrebbe non essere il massimo in quanto a sicurezza. Una ipotetica tastiera esterna con Touch ID per le impronte digitali non sarebbe fisicamente sicura quanto quella integrata. Un malintenzionato potrebbe semplicemente prenderla e cercare di accedere alle nostre informazioni biometriche, se fossero conservate al suo interno come lo sono nella parte Touch Bar del Mac.
Il discorso ovviamente cambia se ammettiamo che il sensore della tastiera sia “poco intelligente”, ossia rilevi le impronte digitali e non faccia che quello, mentre la conservazione, la cifratura e la gestione delle informazioni biometriche è delegata al computer. Microsoft ha fatto qualcosa del genere con la sua nuova Modern Keyboard: ha un sensore di impronte integrato in un tasto che appare come tutti gli altri.
La tastiera è compatibile con il Mac ma ovviamente non per la parte delle impronte digitali. Questa richiede un dialogo con il sistema operativo che macOS non permette, quindi per usarla come sistema di identificazione serve necessariamente Windows. Se non avete un MacBook Pro, l’unica alternativa all’identificazione biometrica che in qualche modo vi si avvicini è lo sblocco tramite Watch.