Tcl è un nome che non a tutti gli italiani potrebbe suonare familiare.
Una cosa comprensibile: la società cinese per molti anni ha operato come OEM per numerosi brand, cui ha fornito device e display di altissima qualità e dal prezzo prestazioni invidiabile.
Tuttavia, da tempo Tcl è presente con un interessante portfolio di prodotti a proprio marchio, che stanno ritagliandosi spazi importanti.
Un interesse, quello del mercato, che ha basi molto solide. Gli smartphone TCL valgono sicuramente ogni euro del loro prezzo.
L’approccio al mercato di Tcl
Abbiamo parlato con i manager della società, che hanno confermato le nostre impressioni. Tcl ha delle idee davvero lucide, approcciando i settori in cui opera con soluzioni solide e dal rapporto prezzo-prestazioni ai vertici del mercato.
Prodotti che hanno un tratto distintivo non così scontato: un grande equilibrio nelle proprie caratteristiche. In Tcl, la priorità è la democratizzazione dei prodotti. Su questo tema hanno insistito tutti i manager con cui abbiamo parlato, ed è palese il grande sforzo profuso in Italia. Crearsi uno spazio in mercati competitivi come quello smartphone o smart TV non è compito agevole.
Tcl ha scelto la strada più difficile ma anche più gratificante: puntare tutto sulla fiducia di clienti e rivenditori. Come? semplice, con prodotti solidi, tecnologicamente evoluti ma senza inutili performance di grido senza alcuna applicazione pratica.
Ad esempio, pur avendo tutta la tecnologia necessaria, Tcl non ha a listino alcun televisore 8K. La società ci ha spiegato, con grande chiarezza, di ritenere del tutto superfluo introdurre prodotti la cui caratteristica chiave non avrebbe alcuno sbocco pratico, allo stato attuale.
Lo stesso vale per smartphone pieghevoli, che secondo Tcl in questo momento è poco più di un esercizio di stile tecnologico.
Mancano, infatti, sia le applicazioni in grado di sfruttarli che una vera domanda da parte del mercato per questi device.
Lo sviluppo ragionato fra innovazione, ambizioni e concretezza
Ogni gamma è frutto di un attento processo di progettazione, studio e potenziale di sviluppo, sempre tenendo presente la famosa democratizzazione di cui abbiamo già parlato.
Nel pensare i propri prodotti, in Tcl si applicano robuste dosi di tecnologia e buon senso. Un esempio perfetto sono le Smart TV. I manager ci hanno svelato che la società ha evitato di impegnarsi in costosi e poco pratici costi di sviluppo software, preferendo affidarsi ad Android TV.
Una scelta molto intelligente: sono moltissimi gli utenti in possesso di Smart TV le cui app non vengono aggiornate da anni, oppure sono del tutto assenti. In un mercato ad altissima evoluzione come quello delle app di streaming, quale opzione migliore del sistema operativo di Google?
Lo stesso discorso vale per la componente audio. Tcl, come è noto, è un eccellente produttore di display; non avendo lo stesso know-how sulle componenti audio ha cercato un partner di livello. La scelta, anche in questo caso, è caduta su un campione assoluto del settore come Onkyo.
Anche da questo punto di vista, le garanzie di qualità sono assolute. Abbiamo potuto provare il TV Tcl 4K Mini-LED con QLED, e il sistema di soundbar con subwoofer integrato prodotto da Onkyo ha fatto da degno supporto alla grande qualità del pannello. L’equilibrio fra le varie componenti è apparso evidente anche in questo caso.
La forza di un gruppo solido e globale
Proprio quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario dalla fondazione di Tcl. Non lo diciamo solo a fini statistici. Infatti, se esiste una conferma concreta della solidità della società cinese è proprio la sua longevità.
Un percorso lineare, come nel solco della ormai familiare concretezza che la connota. E che ha portato Tcl ad essere presente in oltre 16 paesi nel mondo e a fatturare più di 15 miliardi di euro.