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Teamflow, arriva l’ufficio virtuale per i team remoti

Teamflow è un ufficio virtuale per i team che lavorano in remoto, progettato con l’intento di sfruttare le comodità dello smart working e al contempo preservare gli aspetti positivi del contatto ravvicinato con i colleghi che avviene negli uffici fisici. Ad esempio, con la possibilità di ricreare le chiacchierate casuali e non pianificate e la collaborazione senza soluzione di continuità di cui le persone sentono la mancanza.

Nell’ambiente operativo del nuovo software di collaboration Teamflow, l’utente visualizza il proprio video in una bolla su una planimetria virtuale. Può spostare quella bolla e sentire solo le persone intorno a essa. Ciò significa che, per avere una conversazione con una persona, basta trascinare la bolla nelle sue vicinanze e iniziare a parlare.

Teamflow ufficio virtuale

La startup ha testato Teamflow in beta privata per gli ultimi sei mesi con risultati ritenuti positivi e ora è stata aperta la waitlist per l’abbonamento al servizio. Che al momento prevede un piano da 15 dollari al mese per postazione di lavoro virtuale e uno Business da 25 dollari al mese, sempre per potazione, che fornisce funzionalità più estese.

Ciò che rende unico Teamflow, secondo gli sviluppatori del software, è l’interazione tra tre componenti principali: la sua interfaccia che ricrea graficamente lo spazio dell’ufficio virtuale; le applicazioni integrate; le stanze persistenti.

Teamflow ufficio virtuale

L’interfaccia rende più naturale il lavoro remoto in team con il suo sistema che consente di condividere uno spazio di lavoro virtuale e di “incontrare” e vedere in faccia i propri colleghi e collaboratori. L’ufficio virtuale in questo modo riporta all’approccio naturale e intuitivo di quello tradizionale, fisico.

La collaboration è molto di più che non la mera comunicazione, sottolineano gli sviluppatori di questa soluzione, che ritengono che sia più naturale poter aprire i propri strumenti di lavoro proprio dove si svolge il meeting. Teamflow consente di aprire le app nello spazio dell’ufficio virtuale. Per ora, sono disponibili queste app: un blocco appunti, una whiteboard, un timer e un’applicazione universale embedded che consente di aprire link di applicazioni quali Trello, Figma o Google Docs. Tutti possono utilizzare contemporaneamente le app di Teamflow, rendendo i meeting più coinvolgenti.

Teamflow ufficio virtuale

Teamflow permette poi di creare una stanza per ogni progetto, e le app che l’utente apre in quella stanza persistono: saranno ancora lì quando si tornerà nello stesso posto virtuale. Questo aspetto secondo la startup capovolge l’attuale paradigma della collaboration. Il modo in cui funzionano oggi gli strumenti è molto app-centrico, invece il modo in cui si pensa solitamente al lavoro è centrato sul progetto. Ed è questo l’approccio che gli sviluppatori di Teamflow hanno perseguito.

Questi tre pilastri di Teamflow, l’interfaccia spaziale, le app integrate e le stanze persistenti, formano un insieme coeso, con le app che vivono nello spazio e persistono e tali elementi, combinati, hanno l’ambizione di rendere il lavoro a distanza migliore, riunendo i vantaggi dell’essere in ufficio con quelli dello smart working.

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