La notizia è di quelle di cui non si era avuto sentore fino al momento in cui è divenuta pubblica.
Avnet ha reso noto di aver raggiunto un accordo per la cessione del suo business IT, per intenderci l’anima TS – Technology Solutions della società, a Tech Data, in una transazione valutata 2,6 miliardi di dollari, 2,4 dei quali in contanti e il resto attraverso un pacchetto di 2,8 milioni di azioni, pari a una quota del 7 per cento nel capitale dell’ormai ex competitor.
Avnet ha giustificato la decisione con la volontà di focalizzarsi su altre anime del suo business, dai servizi per la supply chain alla distribuzione di soluzioni per i mondi embedded, IoT e per le piattaforme digitali.
Tech Data amplia copertura geografica e focus
Per quanto riguarda invece Tech Data, questa acquisizione, che dovrebbe chiudersi nel 2017, dovrebbe portare da un lato a un ampliamento della copertura geografica, con una presenza in 35 Paesi rispetto ai 21 attuali, e a un giro d’affari di 35 miliardi di dollari, oltre la metà dei quali generati in Europa.
Se negli Stati Uniti e in Europa questa acquisizione si gioca sul fronte della complementarietà e dell’ampliamento dell’offerta soprattutto nell’ambito della distribuzione a valore, la vera novità è rappresentata dall’Asia-Pacific, regione nella quale Tech Data non gioca un ruolo.
Il peso dei datacenter
In una intervista rilasciata a un’agenzia statunitense, il Ceo di Tech Data Bob Dutkowsky ha evidenziato come da questa operazione dovrebbe nascere il distributore con l’offerta più completa, in grado di coniugare l’ampiezza di gamma di Tech Data con l’expertise di Avnet sul fronte data center.
Va detto che per entrambe le realtà le practice in ambito data center sono ormai consolidate: per Avnet TS rappresentano 9,5 miliardi di dollari di fatturato, mentre per Tech Data toccano i 9 miliardi.
Il consolidamento colpisce anche la distribuzione
Secondo qualche osservatore, questa operazione non fa che confermare la nuova ondata di concentrazioni che sta interessando tutto il comparto IT, distribuzione compresa. Del resto, nei primi mesi dell’anno, Ingram Micro è stata oggetta di una acquisizione da parte della cinese HNA (operazione non ancora formalmente conclusa). Quanto ai vendor, basta scorrere la lista delle acquisizioni di agosto per rendersi conto di quanto il fenomeno sia diffuso.