Oggi 2.700 istituti di istruzione superiore in tutta Europa si stanno battendo per trovare il modo migliore per sostenere oltre 20 milioni di studenti che si trovano a dover fare i conti con un ambiente di apprendimento misto, tra lezioni in presenza all’interno delle tradizionali aule, e didattica a distanza con studenti costretti ad assistervi da remoto.
Sta quindi cominciando a diventare oggetto di attenzione comune una riflessione su quelle che sono le più importanti implicazioni pratiche che questa nuova tipologia di ambiente didattico misto comporta.
Si fa sempre più chiaro come l’apprendimento da remoto debba offrire molto di più rispetto a quanto si richiederebbe alla classica università telematica o in videoconferenza.
Allo stesso tempo, tuttavia, il distanziamento fisico ha ribaltato le dinamiche dell’insegnamento in presenza, dove è necessario che un minor numero di studenti venga disposto in aule più ampie, portando anche ad un cambiamento del modo in cui questi stessi spazi vengano allestiti e dotati di attrezzature audiovisive.
Salvatore Palillo, Country Manager Italy di Panasonic System Communications Company Europe, fa per noi un’analisi degli strumenti, delle tecnologie e delle piattaforme online che possono fornire un valido supporto all’insegnamento, in un mondo caratterizzato dal distanziamento fisico.
Ripensare lo spazio della didattica
Una volta definito il posizionamento fisico degli studenti all’interno dell’aula, occorre valutare attentamente quali attrezzature audiovisive è opportuno predisporre al suo interno.
Il nuovo layout dell’aula e il posizionamento degli studenti all’interno di essa sono destinati a generare un effetto a catena sulla tipologia di apparecchiature AV necessarie per insegnare in modo efficace ed efficiente all’interno del nuovo ambiente, dove gli studenti si trovano ad essere più vicini o più lontani dallo schermo, dunque con visuali sostanzialmente differenti tra di loro. Questa è solo una delle prime sfide imposte a chi opera nel settore delle tecnologie AV oggi, ma sono molti i fattori su cui riflettere seconto Palillo.
Una conoscenza approfondita è la chiave: comprendere le esigenze degli utenti, la tipologia di contenuti che dovranno condividere e visualizzare, ad esempio, è fondamentale al fine di identificare con precisione quali sono i requisiti e gli strumenti necessari;
Dimensioni: bisogna valutare se gli schermi esistenti e le dimensioni delle immagini di proiezione all’interno della stanza sono adatti al nuovo layout;
Distanze di visualizzazione: quali sono le distanze di visualizzazione massime e minime che il nuovo layout dell’aula richiede? Con gli studenti distribuiti all’interno dell’area disponibile complessiva, fattori quali la risoluzione dello schermo, il contrasto e la luminosità svolgono un ruolo fondamentale, così come gli angoli di visione.
Esistono molti modi per far fronte a queste sfide. La sostituzione dei display Full HD con nuovi display 4K, ad esempio, può far sì che gli studenti abbiano una buona visibilità anche quando si trovano a metà dell’aula, favorendo così una visione più confortevole senza dover mettere a rischio il distanziamento sociale o rivedere l’intera configurazione della sala.
Esistono standard prestabiliti e tool di calcolo disponibili online per l’assistenza in questo settore: il Display Image Size of 2D Content in Audiovisual Systems (Discas) può fornire, ad esempio, un valido supporto nell’identificare quale specifica corretta devono avere le apparecchiature tecnologiche per adattarsi a qualsiasi spazio educativo, aiutando così a comprendere le dimensioni, la risoluzione, il contrasto, la luminosità, gli angoli di visualizzazione e le distanze richieste in un determinato ambiente.
Un altro elemento utile di riferimento è l’Image System Contrast Ratio (precedentemente PISCR). Lo standard viene utilizzato per garantire una buona qualità dell’immagine. Inizialmente pensato solo per la proiezione, il Project Image System Contrast Ratio si è successivamente trasformato in un unico standard in grado di supportare tutti i tipi di apparecchi e display.
Il mercato dei fornitori di tecnologie AV professionale, come Panasonic, ha subìto un’intensa evoluzione per quanto concerne l’offerta di strumenti tecnologici all’avanguardia e la messa a disposizione di tool online, al fine di supportare le aziende e le istituzioni dell’education nella scelta del dispositivo che meglio si adatta a qualsiasi circostanza.
Ad esempio, lo strumento di calcolo della distanza di proiezione di Panasonic è progettato proprio per calcolare il tipo, il modello e il posizionamento ottimale di un proiettore per una sala riunioni. L’utente può simulare le dimensioni della stanza, la posizione del dispositivo e testarli insieme ad altri fattori, come la luce ambientale. Grazie a capacità di analisi avanzate e precise dei requisiti tecnici e di misurazione, questo tool di calcolo consente di ottenere le massime prestazioni dal proiettore utilizzato.
Quali apparecchiature AV
Il mercato dei produttori di display e proiettori offre alla nuova didattica una gamma di dispositivi in grado di garantire immagini nitide su schermi che vanno dai 43 ai 1.500 pollici.
Oggi i proiettori laser DLP e LCD sono in grado di fornire immagini, dati e video della massima qualità con livelli di affidabilità eccellenti e necessità di manutenzione ridotta al minimo.
Se storicamente per sale conferenze e auditorium la scelta ricadeva su schermi di dimensioni molto grandi con display a LED, oggi sono invece disponibili proiettori che assicurano enormi vantaggi creativi, commerciali e operativi.
Inoltre i display touchscreen professionali possono rivelarsi strumenti preziosi per migliorare l’esperienza di apprendimento, grazie a caratteristiche quali ampi angoli di visione e funzionalità interattive, oltre alla possibilità di inserire appunti e note.
Telecamere broadcast, telecamere remote e mixer live, mettono inoltre a disposizione degli istituti scolastici una serie di soluzioni in grado di rispondere a precise esigenze, supportando contesti di didattica mista (in presenza e in remoto).