Una ricerca condotta da dunnhumby media, parte di dunnhumby, società specializzata in Customer Data Science, afferma che per i retailer italiani della grande distribuzione organizzata food c’è un potenziale inesplorato che vale 400 milioni di euro. E sarebbero le prime tre insegne a poter raccogliere, da sole, 150 milioni.
I numeri sono stati calcolati attraverso il Media Revenue Calculator di dunnhumby, strumento che permette ai retailer di prevedere i potenziali ritorni attraverso il canale media.
Si stima, ad esempio, che i retailer della grande distribuzione food potrebbero incrementare il fatturato del 1% attraverso il canale media, un valore pari a 12,3 miliardi di euro in tutta l’area Emea.
Cosa fa dunnhumby
La piattaforma Customer Data Science di dunnhumby è un mix di tecnologia, software e consulenza, per aiutare i business a crescere in termini di fatturato e profitto dando esperienze in-store, offline e online. dunnhumby ha oltre 2.500 esperti nei suoi uffici in Europa, Asia, Africa e America. Tra i clienti: Tesco, Coca-Cola, Meijer, Procter & Gamble, L’Oréal.
Come sia possibile lo spiega Jérôme Cochet, Global Managing Director di dunnhumby media, in una nota: “Finora, solo pochi retailer hanno accolto e svolto il ruolo di publisher. Per questi è stata decisamente una mossa vincente in quanto l’opportunità offerta dai media è molto consistente”.
I retailer potranno quindi beneficiare dell’attivazione di un circolo virtuoso che inizia con un bagaglio di dati in grado di fornire loro informazioni circa dove, quando, cosa e come acquistano i clienti, passa dalla capacità di chiudere il cerchio tra canali media e vendite in-store fino ad approdare a un approccio alla comunicazione più personalizzato verso i vecchi e nuovi clienti.
Il dato esatto sul potenziale di monetizzazione per singoli business dipende da una serie di fattori come i dati a disposizione e la maturità tecnologica, l’ampiezza della copertura media attraverso domini diversi e la presenza multicanale, la percentuale di vendite dei prodotti a marchio proprio e la volontà di concedere ai brand libertà creativa in ambito pubblicitario.
Il Revenue Calculator si basa su un algoritmo che tiene in considerazione questi elementi, le ricerche di mercato e l’esperienza dunnhumby maturata lavorando a stretto contatto con i retailer. A ogni modo, questa opportunità di incrementare il fatturato attraverso i propri dati e canali media è reale per tutte le categorie retail.
“Si pensi solamente alla quantità di dati generati dalle ricerche e dagli acquisti quando comparati ai prodotti venduti, attraverso tutti i touch-point che i retailer detengono, fisicamente, in negozio e online – dice ancora Jérôme Cochet -. Con il tempo sempre più retailer seguiranno questo approccio per essere competitivi e per assicurare una migliore user experience ai propri clienti. La continua decrescita dei profitti fa sì che questi business siano sempre più sotto pressione per identificare nuove fonti di guadagno, come monetizzare i loro asset media”.