Una nota dell’Agi ha dato il via alla notizia: Huawei è stata esclusa dall’elenco dei potenziali fornitori per la gara per la rete 5G di Tim, in Italia e in Brasile.
Secondo quanto appreso la decisione non a che vedere con aspetti di natura politica (è nota la campagna avversa a Huawei lanciata dall’amministrazione Trump ed estesa a tutti i paesi partner storici degli Stati Uniti) ma riflette una scelta industriale che va nell’ottica della diversificazione dei partner.
Le aziende che invece Tim considererà per la creazione della rete nazionale 5G sono Affirmed Networks, Cisco, Ericsson, Mavenir e Nokia, tutte europee o americane.
La società cinese con una propria nota si è detta fermamente convinta “che la sicurezza e lo sviluppo dell’Italia digitale debbano essere supportati da un approccio basato su fatti e non da illazioni infondate. Siamo un’azienda privata, presente in Italia da sedici anni e in Europa da venti e siamo parte della catena del valore globale; abbiamo contribuito allo sviluppo del 3G, del 4G e ora del 5G e siamo alla guida di alcuni dei comitati di standardizzazione globali. Siamo impegnati a contribuire allo sviluppo digitale del Paese, anche in questa difficile fase con tecnologie, impiego, risorse, sia in modo diretto che indiretto, attraverso la catena di fornitura dei nostri partner. Sicurezza, trasparenza e rispetto delle regole sono gli elementi fondamentali che ci hanno garantito la fiducia di operatori di telecomunicazioni, imprese e consumatori”.