Un accordo tra Tim, Infratel e la Regione Sardegna dà il via a programmi di copertura con reti in fibra. A Infratel, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico, è stata affidata la costruzione delle dorsali in fibra ottica nelle aree urbane. L’accordo riguarda un intervento che interessa 252 comuni della Sardegna, grazie all’attivazione di 1.200 armadi.
Questi comuni rientrano nel progetto strategico per lo sviluppo della banda ultralarga nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”. Sia cittadini che imprese potranno così beneficiare di servizi di connettività ad alta velocità fino a 200 megabit.
Tim in Sardegna
L’accordo prevede che Tim utilizzerà le infrastrutture in fibra “spenta” realizzate da Infratel per portare la banda ultralarga nei comuni. Ciò avverrà attraverso l’attivazione di 1.200 armadi stradali che verranno predisposti all’erogazione dei servizi di connettività. Questi saranno possibili tramite la realizzazione di ulteriori collegamenti in fibra con gli anelli urbani di Infratel e verso le centrali.
L’impegno assunto da Tim è che già entro la fine del prossimo mese di marzo le nuove reti saranno operative in circa 80 comuni, con l’attivazione di 300 armadi.
Tutto il processo di attivazione della fibra verrà completato entro la fine del 2020. Parallelamente al progressivo completamento della realizzazione delle dorsali da parte di Infratel e all’adeguamento delle centrali e dei cabinet stradali da parte di Tim.
Con 56 milioni di euro la Regione Sardegna ha promosso la realizzazione delle reti in fibra ottica in 296 comuni. Questo, in base al primo accordo siglato nel 2015 con il Ministero dello Sviluppo Economico. La copertura di tutti gli altri è invece prevista nel secondo accordo di programma sottoscritto nel 2017, con un finanziamento che ammonta a 27 milioni di euro.
Tim a scuola
ScuolaDigitaleTIM è il invece progetto nazionale promosso dalla società telefonica nell’ambito del protocollo d’intesa siglato con il MIUR. Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi della scuola secondaria di primo grado ai concetti chiave delle nuove tecnologie: dall’Internet of Things alla robotica.
L’iniziativa, in questa sua attuale edizione, ha fatto già tappa a Milano, dove sarà replicata l’11, 12, 13 e 14 dicembre. Essa ha coinvolto, all’Isituto Comprensivo di Via Moisè Loria, gli studenti in laboratori basati sul modello di creative-learning. Attraverso l’uso di sensori e attuatori (motori, luci e suoni), gli studenti sono stati guidati nella realizzazione di piccoli prototipi elettronici. Nonché di un vero e proprio robot che, interagendo tramite Bluetooth, svela i principi dell’IoT e della comunicazione Machine to Machine (M2M).
La giornata in aula del 13 dicembre vedrà protagonista il minicomputer Microninja prodotto da Olivetti, appositamente pensato per il target giovanile. Uno degli obiettivi del progetto è stimolare la creatività e la passione degli studenti, trasformandoli da fruitori passivi di tecnologia a utilizzatori consapevoli e attivi.
Parallelamente alla formazione in aula, Tim rende disponibile la fruizione dei contenuti didattici multimediali anche attraverso la piattaforma online dedicata. Il portale si rivolge non solo a chi partecipa alle lezioni in aula, ma anche a tutti i potenziali ragazzi interessati, alle loro famiglie e ai docenti.
In aula, invece, ScuolaDigitaleTIM coinvolgerà circa 3000 studenti dagli 11 ai 13 anni di tutta Italia, toccando 15 città. Queste sono: L’Aquila, Catania, Milano, Roma, Padova, Firenze, Napoli, Bari, Torino, Bologna, Matera, Genova, Udine, Cosenza e Cagliari.
A conclusione del progetto, realizzato con la collaborazione di Codemotion, sarà lanciato il contest online Share the code. Questo ha l’obiettivo di raccogliere prototipi realizzati con le competenze acquisite.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del progetto, a questo indirizzo.