La società annuncia una semestrale superiore alle aspettative degli analisti, che riconoscono l’aderenza al piano triennale annunciato.
24 luglio 2003 Malgrado lo scetticismo espresso
nei giorni scorsi dagli analisti finanziari, poco inclini ad aspettarsi un
risultato particolarmente positivo dalla semestrale di Tim, il
bilancio preliminare dei primi semestri del 2003 può essere considerato a tutti
gli effetti soddisfacente.
Un incremento del 6,7% nei ricavi, saliti
a 5,5 miliardi di euro e dell’8,4% nel risultato operativo, che
ha raggiunto 1,8 miliardi di euro sono i dati più salienti. Che si
accompagnano però anche a un incremento del 5,5% del Mol, che ha toccato i 2,6
miliardi di euro, e, ancora più significativo, a una riduzione
dell’indebitamento finanziario netto, passato da 1,9 miliardi al 31 dicembre
2002, agli attuali 0,7 miliardi.
Destavano qualche preoccupazione
anche le numeriche relative alla clientela e all’avvio delle attività in
Brasile. I clienti del gruppo toccano oggi i 41,3 milioni, in
crescita del 5,7% rispetto alla fine dello scorso anno, mentre sul mercato
domestico sono 25,6 milioni, in crescita dell1,2% rispetto al 31 dicembre 2002,
ma in lieve scivolata rispetto ai 25,7 alla fine del primo trimestre. In
Brasile, dove Tim ha inizato le proprie attività sei mesi fa, il numero dei
clienti ha toccato quota 1 milione.
Per quanto riguarda le sole attività
della capogruppo Tim Spa, i ricavi sono cresciuti del
7,4% a 4,5 miliardi di euro, il 98% dei quali derivanti dai
servizi.
Gli analisti confermano che i risultati sono al di sopra di quanto
previsto e soprattutto attestano che la società sta proseguendo in linea con il
piano triennale annunciato qualche mese fa.