La campagna acquisti all’estero prosegue con il fornitore di accessi Planet-Interkom, che conta su circa 1,2 milioni di abbonati. Il costo dell’operazione è di 77,1 milioni di euro
La strategia di conquista dei mercati internazionali di
Tiscali prosegue, soprattutto in Germania. L’ultima mossa del provider sardo è
l’acquisizione di Planet-Interkom, un fornitore di accessi Web che si posiziona
al quarto posto nel proprio Paese. L’operazione ha un costo di 77,1 milioni di
euro e si effettuerà con un valore di 15 milioni di euro pagati in contanti e il
resto con l’emissione di nuove azioni.
Planet-Interkom porta in dote un parco
di circa 1,2 milioni di abbonati, ma anche un portale finanziario che Tiscali
pensa possa facilitarne lo sviluppo in Germania, grazie al suo contenuto molto
vicino alla domanda degli utenti Internet.
Nei piani futuri, ora, potrebbe
esserci l’espansione nel Regno Unito, dove il gruppo ancora non possiede un
fornitore di accessi. Nel mirino continua a esserci LineOne, filiale d’accesso
Internet di British Telecom. Ma Tiscali punta anche sulla fornitura di contenuti
per portali, come dimostra l’acquisto di una quota del 70% di Excite.it,
avvenuto nello scorso febbraio. D’altra parte, la strada appare obbligata, dati
i forti investimenti fin qui sostenuti per rafforzare la parte dei servizi
d’accesso. All’orizzonte potrebbero esserci sviluppi anche più clamorosi.
Secondo alcune indiscrezioni, Tiscali starebbe trattando con il colosso Aol-Time
Warner, affinché quest’ultimo fornisca contenuti per tutti non italiani della
società di Renato Soru. Qualcuno ha ventilato anche una possibile acquisizione
da parte del big americano, ma l’ipotesi, al momento, appare remota. D’altra
parte, la forza delle due realtà non è neanche comparabile, visto che Tiscali,
pur occupando il secondo posto in Europa (dietro T_Online), con 6 milioni di
utenti, è ben lontana dai 28 milioni vantati da Aol-Time Warner. Quest’ultima,
inoltre, fa pagare l’accesso alla Rete e da qui ha ricavato 4,78 dei 7,7
miliardi totali di giro d’affari nel 2000.