Financial Times indica per fine anno un passaggio o a Wanadoo oppure a T-online. Ma l’azienda nega il possibile passaggio di proprietà.
1° luglio 2002 Voci su Tiscali. Secondo quanto si legge nell’edizione odierna del Financial Times, entro la fine dell’anno Tiscali potrebbe essere ceduta o all’Internet service provider francese Wanadoo oppure alla tedesca T-Online. Pesanti le motivazioni presentate dal quotidiano britannico, che sostiene che la cessione potrebbe rendersi necessaria se Tiscali rimanesse a corto di cash già da dicembre. Questa eventualità, sempre secondo Financial Times, sarebbe tutt’altro che remota, dal momento che, pur avendo oltre 7 milioni di abbonati in tutta Europa, l’azienda avrebbe utilizzato 86 milioni di euro nel primo trimestre e 17 nel secondo. La tendenza è al rallentamento, questo è evidente, ma non sarebbe ancora sufficiente: il timore è che Tiscali si ritrovi a corto di cash già dal 2003, senza prospettive di raggiungere un cashflow positivo prima del 2006.
Va detto che i due acquirenti, uno dei quali (Wanadoo) per altro smentisce a chiare lettere l’esistenza di colloqui con Tiscali, non navigano in acque migliori, a causa della difficile situazione nella quale versano le rispettive case madri.
Ma secca arriva anche
la smentita dalla stessa Tiscali: “Non c’è alcuna trattativa in corso nè alcun
tipo di contatto con Wanadoo o T-Online per la cessione della società”. Quanto
ai problemi di cassa, Tiscali nega ogni addebito, sottolienando di aver appena
emesso un bond per 150 milioni di euro.
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