La prossima versione di Microsoft Exchange Server, prevista per il 2003, punterà a Tco, server consolidation e a coordinare il lavoro mobile con quello desktop.
3 ottobre 2002
Titanium, nome in codice della prossima versione di Microsoft Exchange Server, attesa per l’anno prossimo, è attualmente in fase di beta iniziale.
La casa di Redmond, però, sente il bisogno di comunicarne le caratteristiche, specie dopo che Ibm ha tolto i veli a Lotus/Domino 6.
Il nuovo Exchange, a quanto pare, sarà caratterizzato da un forte afflato verso il Tco, tramite operazioni di server consolidation e sincronizzazione spinta fra attività online e offline, ovvero in combinata con Outlook, che il prossimo anno arriverà alla versione 11.
A questo proposito, Titanium incorporerà tutti i miglioramenti che Microsoft apporterà a Mapi (Messaging Application Programming Interface) e che troveranno un volano in Windows .Net 2003 Server.
La compressione dei dati sarà una chiave del nuovo Exchange. In merito, la società punta a ottenere sensibili miglioramenti. Dopo, infatti, aver compresso di 3 volte le mailbox con il passaggio da Exchange 5.5 a Exchange 2000, ora punta a un ulteriore riduzione pari a 5 volte.
Sul lato sicurezza della piattaforma di messaging sarà protagonista il supporto di S/Mime, sotto Outlook Web Access, in modo da consentire l’authentication e l’encryption della posta elettronica.
La combinata di Titanium con Outlook, poi, verterà a soddisfare quegli utenti che, abitualmente, utilizzano desktop e pc mobili. Microsoft punta a far sì che il passaggio fra le due modalità d’uso del computer possa avvenire con l’applicazione attiva.
Infatti, è prerogativa annunciata del nuovo Outlook 11 la facoltà di capire che tipo di connessione sta utilizzando, e adeguarsi alla bisogna.
Fra le ulteriori funzionalità di Titanium, val la pena di citare il supporto al clustering a otto nodi e la tecnologia “volume shadow copy”, che punta a facilitare il back up e restore di un server.