Il fondatore, che rimane chairman, fa posto a Michael Lawrie, in Ibm da 26 anni.
4 maggio 2004
Tom Siebel ha lasciato la poltrona di Ceo dell’omonima società, da lui fondata.
Lo ha fatto così, improvvisamente, lasciando il posto a Michael Lawrie, proveniente da 26 anni di Ibm, gli ultimi dei quali a occuparsi di vendite e distribuzione, come senior vp, e cinque dei quali a fare affari con Tom Siebel, generando un giro di affari, nell’ultimo anno, di 1 miliardo di dollari.
Forse è per questo che lo ha scelto. Senza drammi, come conferma la circostanza che Tom Siebel rimane “un dipendente della società”, come si legge nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa americana. Farà il chairman of the board, ruolo reale, un po’ onorifico, decisamente meno esecutivo.
Sì, perché Lawrie sarà ceo a tutti gli effetti, come ha specificato Siebel: “a lui il timone”.
Lawrie ha lasciato Big Blue senza rancori e rotture, ma anche con un vuoto da riempire. Ibm lo ha fatto con un movimento di scacchi per il quale John Joyce diventa senior vp della Ibm Global Services, il suo posto come Cfo viene preso da Mark Loughridge e Doux Elix si siede sulla poltrona che fino a ieri è stata di Lawrie.
E poi, spazio alle illazioni, come quella, vociferata Oltreoceano in base alla quale indovinate quale sarà la prossima società a essere acquisita da Ibm?