Grazie all’utilizzo di carta conduttiva su cui è stata stampata una matrice con un inchiostro a particelle d’argento, lo studio di design giapponese Nendo ha prodotto una torcia a LED che si “assembla” semplicemente arrotolando un foglio di carta.
La chiave del loro funzionamento sta appunto nella presenza sulla superficie della carta di un disegno conduttivo a scacchiera che collega una sorgente di energia (due pile a pastiglia) e un gruppo di sette LED.
Quando si arrotola il foglio di carta conduttiva, la matrice metallica si chiude su sé stessa e quindi si chiude anche il circuito che collega le pile ai LED. Questo circuito è più o meno lungo seconda di quanto stretto si è arrotolato il foglio.
Se il “tubo” realizzato è largo, il circuito è lungo e la sua resistenza è più elevata. Se il tubo è stretto, vale il contrario. In questo modo si controlla l’intensità del fascio luminoso, perché una resistenza elettrica maggiore porta meno energia ai LED.
L’arrotolamento della carta regola anche l’intensità cromatica del fascio luminoso. I LED sono incollati sulla carta e di per sé emettono luce bianca, quindi se la carta viene arrotolata in modo da lasciare scoperti i LED la luce risultante sarà bianca. Se invece la si arrotola in modo tale che i LED sono anche parzialmente coperti dalla carta, la luce generata tenderà verso tonalità più calde.
La carta adottata da Nendo è particolarmente solida, nonostante possa essere arrotolata con facilità, ed è resistente all’acqua. Anche per questo le torce in carta potrebbero essere usate non solo in situazioni normali ma, si ipotizza, anche in caso di emergenza. O, insieme a stand e supporti, come lampade da tavolo o a sospensione.